I capolavori della letteratura nascono spesso dopo faticose revisioni. Mario Gazzola (1964), critico musicale nonché scrittore di fantascienza, ha immaginato di avere tra le mani il manoscritto contenente la prima versione de 'Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde', uno dei pilastri della letteratura gotica e opera simbolo dello scozzese Robert Louis Stevenson; Gazzola ha fantastico, inoltre, di trovare altri preziosi documenti contenenti vari sequel del celebre racconto.
Henley, si sfogò: 'Ha scritto un fascio di assurde balordaggini.
Per fortuna adesso ha dimenticato tutto. Lo brucerò dopo avertelo fatto vedere'. Parole che hanno acceso la fantasia di Mario Gazzola; le frasi della consorte di Stevenson sono state la molla e la fonte d'ispirazione di 'Hyde in time'. Gazzola all'ANSA parlando di 'Hyde in time' ha detto:''Non voglio creare una beffa ai danni del mondo, lascio al lettore il piacere di scoprire il vero e il falso, non voglio attribuirmi dei meriti che non mi appartengono e lascio che il gioco si sveli, che venga fuori l'architettura post moderna che ho costruito; nel libro non c'è alla fine una nota che dice guardate che è tutto uno scherzo'. Il libro di Gazzola è denso di memorie, suggestioni che vanno da Lovecraft a Bradbury, da Robert Bloch ad Alan Moore, fino ad Harlan Ellison e Patricia Cornwell.
(ANSA).
'Hyde in time', Gazzola riscrive Dr. Jekyll e Mr. Hyde
divertissement pubblicato dalla casa editrice 'Edikit'