Vincono le donne che hanno fatto la resistenza e tutte le donne che non si girano dall'altra parte la 61/ma edizione del Campiello che ha premiato Benedetta Tobagi e il suo libro La resistenza delle donne (Einaudi) con 90 voti. "Sono stata travolta da questo libro come un fiume. Ho la sensazione che queste donne mi abbiano portata a spalla fino qui, su questo palco. Vorrei dedicare questo premio prima di tutto alla memoria di queste donne straordinarie che hanno combattuto e non si sono girate dall'altra parte in un momento terribile" ha detto Tobagi emozionatissima citando il grido liberatorio towanda della protagonista del film Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, alla consegna del Premio Campiello 2023 al Gran Teatro La Fenice di Venezia in una serata condotta da Francesca Fialdini e Lodo Guenzi. Narrazione corale che è stata mossa dalle immagini, la storia delle donne nella resistenza partigiana è quella di persone che "erano state per decenni nessuno e che per la prima volta sentono di poter essere qualcuno. Il libro lavora sulle immagini ma gioca sul tema dell'invisibilità delle donne, era una piaga ma è diventata il loro superpotere durante la resistenza. Nessuno si aspettava che una donna potesse essere pericolosa, coraggiosa". Al secondo posto la storia di un'altra donna straordinaria raccontata da Silvia Ballestra ne La Sibilla. Vita di Joyce Lussu (Laterza) che ha avuto 80 voti. Partigiana, poetessa, scrittrice che ha coniugato pensiero e azione Lussu è stata "una donna molto importante per la storia del nostro Paese, per la lotta dei diritti delle donne e degli oppressi" ha spiegato Ballestra. Al terzo Marta Cai con la storia di Teresa che fa una vita piatta, per niente speciale, raccontata nell libro d'esordio Centomilioni (Einaudi), 57 voti. Al quarto Diario di un'estate Marziana (Perrone editore) di Tommaso Pincio, un libro su Roma e Flaiano che in realtà è un romanzo "sul tempo che è stato e su quello che stiamo vivendo", 46 voti e al quinto Filippo Tuena con In cerca di Pan (Nottetempo), con 13 voti. Standing ovation nel corso della serata per Edith Bruck, Premio Campiello alla Carriera. "Papa Francesco che mi è venuto a trovare e ho visto diverse volte mi ha detto una goccia di bene in questo mare nero può fare tanto. Io ho risposto 'ho fatto una pozzanghera'" ha raccontato. E omaggio a Michela Murgia, morta il 10 agosto 2023, con immagini di quando vinse il Campiello nel 2010 con Accabadora. Mille gli ospiti della serata finale, trasmessa in diretta televisiva su Rai 5 (al canale 23 della tv) e in streaming dalla piattaforma di Rai Play. In platea il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e tanti rappresentanti del mondo editoriale. Un'edizione la 61/ma che segna un'espansione del premio degli industriali del Veneto e che punta sempre di più sui giovani. "A loro abbiamo voluto dedicato il palco reale. La crescita culturale va rivolta ai nostri giovani" come ha sottolineato il presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto Enrico Carraro. Oltre alla costellazione di riconoscimenti del Campiello quest'anno c'è stata una menzione speciale per Come d'aria (Elliot) di Ada d'Adamo, voluta dalla Giuria dei Letterati presieduta per il terzo anno consecutivo da Walter Veltroni e il debutto del Campiello Natura - Premio Venice Gardens Foundation, nuovo concorso promosso dalla Fondazione Il Campiello - Confindustria Veneto in collaborazione con Venice Gardens Foundation, vinto da Raffaella Romagnolo con Il cedro del Libano (Aboca Edizioni). I voti espressi sono stati 288 su 300 votanti della Giuria Popolare di Lettori Anonimi. Due le schede bianche.
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