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Corona, scrittura unica arte in grado di evadere mie paure

Lo scrittore di Erto a Pordenonelegge con "Lunario sentimentale"

Redazione Ansa

(ANSA) - PORDENONE, 22 SET - "Sono nato in un posto un po' maledetto: Erto significa ripido, pericoloso, scosceso. Uno che nasce li o prende l'equilibrio per stare in piedi o rotola giù.
    O ami il tuo paese in maniera quasi autolesionistica, o non c'è modo di stare tra quelle terre". Parola di Mauro Corona, a Pordenonelegge per presentare "Lunario sentimentale" (Mondadori). "A gennaio si portava il letame sulla neve, in ottobre si raccoglievano le foglie. I mesi si chiamavano a seconda dei lavori che imponevano".
    Per Corona, la scrittura è l'unica arte con cui davvero riesce ad evadere le paure. "Quando scalo non riesco a dimenticare le mie paure e insicurezze. Sono un uomo molto pauroso, altrimenti non sarei andato a scalare pareti verticali.
    Scolpendo nemmeno riesco a togliermi i miei incubi, e ne ho parecchi, uno dei quali è stato anche l'alcol, che ti crea sensi di colpa. Scrivere, invece, mi permette di dimenticare. Esco fuori dal mondo, qualcuno mi racconta una storia e io la ascolto".
    Corona ha anche accennato al dubbio se proseguire la collaborazione con "E' sempre Cartabianca" di Bianca Berlinguer.
    "Da Bianchina cerco di dare voce a chi non ce l'ha, anche se so che sono parole al vento, e anche il potere sa che delle mie parole tra un mese nessuno si ricorderà più. Non so se proseguirà, perché mi reputo inutile nell'aiutare qualcuno.
    Tutte le battaglie che ho proposto da Bianchina hanno avuto zero risultati. Allora che sto a fare lì, a far crescere gli ascolti?". (ANSA).
   

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