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Elena e le altre, le donne alla corte di Costantino

Madre e figlia sante, la moglie morta in acqua bollente

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 OTT - FRANCESCA GHEDINI, ELENA E LE ALTRE (CAROCCI, PP. 236, EURO 23) In questo saggio, uscito per Carocci, Francesca Ghedini, professoressa emerita di archeologia all'Università di Padova, traccia un profilo delle donne che hanno fatto parte della famiglia dell'imperatore Costantino.
    Nella lista ci sono, ovviamente, Elena e Costanza. Elena, la madre. Costanza, la figlia. Entrambe proclamate sante dalla Chiesa. Costanza dà il nome al noto Mausoleo a Roma, monumento tra i più importanti dell'architettura tardo-antica. Quanto a Elena, durante un viaggio in Terrasanta, trova la vera croce della passione di Cristo. Elena è la protettrice di archeologi, divorziati, matrimoni difficili, convertiti, fabbricanti di aghi e di chiodi. La donna che ha generato Costantino è di umili origini. Elena, infatti, era una 'stabularia':"Nel lessico latino può indicare, nel migliore dei casi, la moglie o la figlia del proprietario di una sorta di albergo o stazione di posta dove era possibile nutrirsi, passare la notte e cambiare cavalli, ma più comunemente fa riferimento a una stipendiata addetta ai lavori più umili, che potevano comprendere anche l'essere a completa disposizione dei clienti", spiega l'autrice.
    E' proprio nella locanda che incontra Costanzo, all'epoca militare, da quel colpo di fulmine nasce Costantino. Una notte d'amore infiorettata di leggenda, si narra che il buio della stanza dove i due amanti giacevano sarebbe stato squarciato da raggi luminosi. Costanzo però a un certo punto sposerà Teodora, "donna bella, ricca, di nobili natali". Dal matrimonio con Teodora nascono ben sei figli: Costanza, Anastasia, Eutropia, Flavio Dalmazio, Annibaliano, Giulio Costanzo. Si chiama Fausta, invece, la moglie di Costantino, morta in circostanze oscure, mentre faceva il bagno in acqua troppo calda. E' giallo: "fu un incidente o un omicidio? E in questo secondo caso perché la donna fu uccisa? E chi fu il mandante, diretto o occulto, dell'efferato delitto? Le fonti antiche sono reticenti e contraddittorie e gli studiosi moderni non trovano un accordo", scrive Ghedini. Secondo alcuni intrecciò una relazione con Crispo, figlio di Costantino e Minervina. Altri ipotizzano che la donna, che non vedeva di buon occhio il giovane, avrebbe creato ad arte contro di lui false e gravi accuse, per esempio che lui ambiva a prendere il potere con un colpo di Stato.
    Crispo viene giustiziato a Pola, per ordine di Costantino. Sia Fausta che Crispo vengono colpiti da damnatio memoriae. (ANSA).
   

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