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Alla Berio apre Za Zza, la poesia si fonde con l'arte visiva

Asti 'parola si tuffa nel colore, significante tra significanti'

Redazione Ansa

"La parola poetica si spoglia progressivamente del "significato", abbandona il bianco e nero della pagina libraria per tuffarsi dentro il magma dei colori, fino a diventare, nelle sue particelle elementari, puro significante tra i significanti". Così il curatore Paolo Asti illustra la mostra d'arte e poesia "Za Zza - Poesie in mostra", 20 tavole 50x70 a tecnica mista in cui si fondono in un unico orizzonte espressivo il segno della parola, con Miro Renzaglia, e quello della pittura, per mano di Carlo Alberto Cozzani.
    "Fil rouge di tutte le opere è l'uomo - ha detto Asti -: estremamente stilizzato eppure rintracciabile. L'operazione diventa così saggio allusivo dell'heideggeriano l'uomo è uomo in quanto parla. Un parlare, tuttavia, s-finito negli esiti estremi del non-detto (o del wittgensteiniano "taciuto" in quanto indicibile) che narra poematicamente un linguaggio interferito da metafisica e nichilismo"".
    La mostra, allestita la Sala Chierici della Biblioteca Berio, è stata inaugurata oggi dall'assessore ai servizi educativi Marta Brusoni e da Maurizio Gregorini, Cultural manager del Comune di Genova e moderata da Saba Wesser. Sarà visitabile gratuitamente fino a sabato 15 giugno e rientra tra gli appuntamenti di Parole Spalancate il Festival Internazionale di poesia, giunto alla 30esima edizione. 
   

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