Libri

Paolo Ruffilli, in un romanzo l'omaggio esistenziale a Pessoa

'Fuochi di Lisbona' è viaggio senza tempo tra scrittura e amore

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 09 DIC - PAOLO RUFFILLI, FUOCHI DI LISBONA (PASSIGLI EDITORI, PP 176, EURO 17,50). Un omaggio esistenziale al genio letterario di Fernando Pessoa attraverso un viaggio nella sua città, "quel terrazzo sull'orlo dell'abisso: un bastione per la vita, a reggerla e a salvarla dal vuoto con il quale confinava". E' il libro 'Fuochi di Lisbona' che segna un fortunato ritorno al romanzo di Paolo Ruffilli, poeta, scrittore e critico letterario, in un'opera la cui lenta e progressiva elaborazione dice già molto della stessa storia lì narrata. Scritta in prima stesura nel 2012 e pronta per essere inviata all'editore per la pubblicazione, non venne però presentata su scelta dell'autore, che non la riteneva matura, preferendo lavorarci ancora e attendere il momento giusto, finalmente arrivato. Una scelta più unica che rara, rispetto ai tempi e alle mode dell'odierna narrativa, che risalta nel libro in quella ricerca involontaria del tempo giusto, perfetto, segnato dall'incontro tanto atteso nei sogni quanto casuale nella realtà. E infatti il protagonista del romanzo ambientato nei giorni nostri incontra inaspettatamente, partecipando per l'appunto a Lisbona a un convegno su Pessoa, una donna destinata a cambiargli l'esistenza, il cui nome è, non casualmente, quello di Vita. L'opera fa fin da subito un salto sin dentro la parte più intima del vissuto del poeta portoghese, rappresentato dalle citazioni di scritti e soprattutto lettere alla giovane Ophélia Soares Queiroz, il grande e unico amore di Pessoa, che si intrecciano con la relazione amorosa del protagonista e di Vita nella città dove il sole divampa "sulle case facendone un vasto specchio ustorio" e "la pienezza della luce" riempie "cancellando ogni interstizio e vuoto". Fino alla fusione dei due piani, la citazione e la narrazione, esaltata dal ricorso costante alla prima persona, quando le parole di Pessoa escono dalla bocca del protagonista rivolte a Lei. Ne emerge quindi un omaggio che diventa dialogo del tutto riuscito col genio portoghese, che Ruffilli porta a compimento con la forza trascinante del rendere vivo, attuale e presente il messaggio di Pessoa e la sua magia, in un rapporto sempre in bilico tra concreto e spirituale. Il romanzo ha un senso idealmente circolare, dato dalla nota di lettura che si incontra oltre i confini dell'ultimo capitolo, ed è firmata da Antonio Tabucchi: considerato il maggiore esperto di Pessoa, scrittore tradotto in numerose lingue che aveva redatto ancora sul dattiloscritto di Ruffilli quelle pagine. Tabucchi scomparso proprio nel 2012, l'anno della pubblicazione rinviata, definiva così 'Fuochi di Lisbona': "è un romanzo sull'amore e la passione, oltre che d'amore e di passione, come conoscenza viva delle cose negli universi opposti di un uomo e di una donna".
    Qualcosa destinato a ripetersi ogni volta, in modo sempre diverso, unico. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it