"Popotus in classe" - l'iniziativa rivolta alla scuola primaria che Popotus, il giornale di attualità per i bambini, inserto di Avvenire, ha replicato anche per l'anno scolastico 2022-2023 - ha registrato ottimi risultati: 2.550 le classi coinvolte che hanno ricevuto Popotus ogni giovedì con Avvenire, raggiungendo così 51.
Il suo successo e le continue richieste da parte delle scuole di ricevere Popotus sono state anche alimentate dall'introduzione di una serie di novità: una nuova veste grafica ancora più inclusiva con l'inserimento della font ad alta leggibilità ("Leggimi") disegnata per facilitare la lettura dei bambini con bisogni educativi speciali e la realizzazione di una versione digitale monotematica pubblicata periodicamente sul sito popotus.it, come ulteriore supporto all'attività didattica dei docenti.
Entrambe le iniziative hanno suscitato un grande apprezzamento da parte degli insegnanti, a testimoniarlo un'indagine condotta in collaborazione con ScuolAttiva onlus su un campione rappresentativo di 500 docenti (per il 96,6% donna con una prevalenza di esperienza nell'insegnamento tra i venti e oltre trent'anni (71,5%). E' emerso infatti che nel 95% dei casi le classi sono composte per un 10% da alunni con bisogni educativi speciali (BES) e con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA), per questo la nuova font è stata giudicata uno strumento altamente innovativo e indispensabile. Inoltre, dall'indagine è evidente che l'utilizzo della didattica digitale è ormai prepotentemente entrato nei modelli educativi delle scuole: il 78% delle insegnanti utilizza la didattica digitale come supporto educativo, rimane una percentuale minima (8%) che non fa uso delle nuove tecnologie perché non disponibili a scuola, segno che la digitalizzazione in atto da diversi anni è arrivata in quasi tutte le scuole. I docenti hanno anche espresso preferenze per la didattica interattiva (che coinvolge gli alunni attivamente), laboratoriale e supportata da materiali digitali, rispetto ad altre tipologie di insegnamento come, ad esempio, la didattica frontale o la Flipped Classroom (Lezione capovolta).
Il sondaggio si è anche concentrato sui temi d'interesse per i docenti: uno su tutti l'attualità, ad indicare che il posizionamento di Popotus, giornale di attualità per bambini, è certamente un valido strumento e lo è ancora di più per affrontare temi delicati con i bambini di cui spesso Popotus parla. Altro tema di grande interesse per il 76,50% dei docenti è l'ambiente e la sostenibilità, a seguire l'educazione civica per il 69,4% e le nuove tecnologie (45,6%).
Altro dato interessante risulta essere che per il 96% degli insegnanti trova il tempo da dedicare ad attività extracurricolari, segno che l'intuizione di Popotus di proporre da due anni a questa parte, in collaborazione con ScuolAttiva onlus, attività didattiche di approfondimento sia per gli insegnanti sia per i bambini è risultata essere vincente, facilitando il lavoro di ricerca e selezione di contenuti extra di cui i docenti spesso hanno bisogno. Gli insegnanti infatti interrogati sui materiali e gli approfondimenti realizzati durante l'anno hanno espresso parere positivo per oltre il 90%; a questi si sono aggiunti webinar con esperti di settore per i docenti e workshop ludici ed educativi per i bambini, sia in presenza sia online.
Il giornale di carta rimane certamente un plus al quale quasi il 70% delle maestre non vuole rinunciare, a conferma che Popotus è un unicum nel panorama editoriale italiano da oltre 27 anni con obiettivi futuri di crescita su più canali per ampliare la community degli insegnanti.
Successo Popotus, il giornale per bambini di Avvenire
A testimoniarlo un'indagine su un campione di insegnanti