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Galimberti, quando Salvini e Meloni confondono i bambini

A Il libro possibile, famiglia è un disastro e scuola non educa

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 06 LUG - Gesù "chiedeva una fede e una fiducia nella sua parola, e questa non veniva insegnata. I bambini fanno una gran confusione quando sentono la Meloni che dice 'io sono cristiana' o Salvini che agita rosari e crocifissi". Questi politici "possono fare le cose che fanno ma non rispecchiano le parole di Gesù che invece diceva 'ero straniero e mi avete accolto'. Lo spiega Umberto Galimberti, ospite alla 22/a edizione de Il libro possibile, il festival letterario, sostenuto da Pirelli, a Polignano a mare dal 5 all'8 luglio e a Vieste dal 18 al 22.
    Il filosofo e psicanalista ha esplorato con il pubblico i temi affrontati nel libro, già bestseller, Le parole di Gesù (Feltrinelli), di cui è autore con Ludwig Monti (le illustrazioni sono di Giorgia Merlin) pensato per i bambini e i ragazzi, che "oggi non capiscono realmente cosa sia la fede perché nessuno glielo sa comunicare".
    Gesù "non ha mai fondato una religione, e quando si arrabbia come una iena, lo fa contro gli scribi e i farisei del tempio - sottolinea Galimberti parlando con i giornalisti, che corregge più volte quando identificano le parole di Gesù con la religione -. E' stato San Paolo a fondare la religione cristiana; con Costantino è diventata la cultura dell'Impero romano e con Carlo Magno quella del sacro Romano Impero. Quando abbiamo scoperto il nuovo mondo siamo andati a massacrare le popolazioni indigene nel nome del battesimo e del cristianesimo". La religione "è questo, e ogni popolo la usa per sacralizzare la sua cultura, compresi i musulmani e gli ebrei". Le parole di Gesù "parlano di salvezza che è in questa terra, non nell'altro mondo. Noi saremo interrogati su 'ero carcerato e mi avete visitato, ero nudo e mi avete vestito, ero sofferente e mi avete accolto, e queste cose si fanno qui, non là". Il prossimo "non è chi sta di fronte a me, sono io che mi faccio prossimo". Gesù "ha insegnato un nuovo modo di stare al mondo", qualcosa sempre più necessario", visto che "la famiglia è un disastro e la scuola sono 50 anni che non educa". (ANSA).
   

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