Cultura

Couture e algoritmi, così Del Naja filma Valentino

Artwork digitale girato in atelier firmato con Klingemann

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 29 GEN - Nella prima parte del video digitale intitolato Code Temporal, girato da "3D", alias Robert Del Naja e da Mario Klingemann, nell'atelier di Valentino, a Roma, nei mesi che hanno preceduto la preparazione della collezione di haute couture SS 2021, che ha sfilato pochi giorni fa nella Galleria di Palazzo Colonna, l'attenzione dei due artisti si è focalizzata sulle mani operose di sarte e ricamatrici. Sono immagini "nervose" ritmate dagli algoritmi di un computer, di braccia vestite da camici candidi, che srotolano con dolcezza infinita sete e chiffon. Di altre braccia maschili stavolta, che dopo aver segnato delicatamente i tessuti con matite speciali, li tagliano con mano ferma alla perfezione. Di mani e dita femminili che amorevolmente cuciono piccoli punti sulle stoffe che cominciano a prendere la forma di un abito o di una cappa.
    Una sequenza d'immagini talvolta ripetitive e sincopate, ritmate dalle note elettroniche che sembrano nascere anch'esse da algoritmi, eseguite dal gruppo musicale Massive Attack, co-fondato da Robert Del Naja, da molti indicato come il celebre e misterioso street artist britannico Banksy. Nella seconda parte del film artwork di Del Naja- Klingemann, che lavora con l'intelligenza artificiale, emergono i capi della sfilata appesi a manichini, ma in working progress di lavorazione: i cappotti fucsia e di eco-pelliccia d'oro a cui ancora mancano le maniche, gli abiti bianchi da completare, le cappe dal taglio perfetto ancora da doppiare. Terza e ultima parte i tessuti sembrano diventare materia organica, cellule vive. La materia si decompone e si ricompone. I manichini si animano e sbattono le ciglia come robot umanizzati. L'art video esplora il processo stesso della collezione di haute couture, giocando con simmetrie tra i sistemi appresi, la trasgressione umana e l'apprendimento automatico. Con uno script fatto di brani assemblati come un collage, l'opera è stata filmata attraverso algoritmi di apprendimento automatico, montati da "reti neuronali" addestrate da Klingemann, artista che lavora con l'IA. (ANSA).
   

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