Cultura

Premio La Moda veste la Pace al tiktoker Khaby Lame

La consegna a Roma nella sede del Parlamento Europeo il 21 marzo

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 02 MAR - Dopo Franca Sozzani, Valentino Garavani, Giorgio Armani, Carlo Capasa e Santo Versace, il premio La Moda veste la Pace 2022 andrà a Khaby Lame, tiktoker tra i più seguiti in assoluto, con oltre 130 milioni di follower su TikTok e più di 69 milioni di follower su Instagram. La cerimonia di consegna del riconoscimento assegnato da African Fashion Gate (AFG), che in genere avviene a Bruxelles, nella sede del Parlamento Europeo, si celebrerà invece, a causa della guerra, nella sede romana del Parlamento Europeo, il 21 marzo, Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale che si ricorda ogni anno dal 21 marzo 1960.
    La nuova edizione del premio è patrocinata dal Parlamento Europeo, dall'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della presidenza del Consiglio dei ministri, dalla Camera nazionale della moda italiana e dalla Figc.
    Khaby, all'anagrafe Khabane Lame, nato il 9 marzo 2000 in Senegal e residente a Chivasso (To) è il secondo tiktoker più seguito al mondo. La sua avventura su TikTok è cominciata a marzo 2020, dopo aver perso il lavoro a causa del Covid. I suoi primi video, principalmente comici, erano incentrati sulla quarantena. In seguito ha cominciato ad affrontare tematiche sociali, come il Black Lives Matter e la lotta al razzismo. E' proprio per il suo impegno a favore dell'inclusione, espresso soprattutto durante le ultime festività natalizie trascorse a distribuire pasti ai senza tetto di Milano, che il Centro Alti Studi dei Diritti Fondamentali dell'Uomo, AFG ha voluto conferire il premio al tiktoker.
    La decisione di assegnare il premio a Khaby è stata annunciata da Marietou Dione, presidente di African Fashion Gate, laboratorio permanente d'iniziative culturali e interventi contro le superstiti forme e gli episodi di razzismo, discriminazione ed esclusione nel mondo della moda, delle arti, dello spettacolo e dello sport, con sedi in Europa, Africa e Stati Uniti, e da Nicola Paparusso direttore del Centro Alti Studi dei Diritti Fondamentali dell'Uomo di AFG. (ANSA).
   

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