Cultura

Schiaparelli rievoca Elsa, sfilano i codici della maison

Roseberry ispirato dal libro di sua nipote Marisa Berenson

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 29 SET - Lo stile della grande couturier Elsa Schiaparelli rivive in passerella a Parigi, attraverso gli occhi della nipote, Marisa Berenson. Nel suo libro di memorie, preso come spunto dal direttore creativo della maison Daniel Roseberry, l'attrice descrive infatti un momento cruciale nella prima parte della carriera di sua nonna. Era il 1927 ed Elsa stava ammirando il maglione di un'amica. Dopo aver scoperto che era stato realizzato da alcune maglieriste armene, Schiaparelli le rintracciò per commissionare un maglione tutto suo che, scrive Berenson, "doveva assomigliare al disegno primitivo di un bambino della preistoria". Quel pezzo, con il fiocco trompe l'oeil volutamente imperfetto e il suo umorismo surrealista e anticonformista, fu una sensazionale intuizione e il primo successo di Elsa. Fu anche l'inizio di quella che sarebbe stata l'etica della maison di Elsa: iniziare con un capo d'abbigliamento quotidiano, in questo caso un maglione di lana, per renderlo sensazionale.
    Nelle sue mani, quell'oggetto funzionale è diventato qualcosa di cui discutere, un capo da desiderare. Da lì la couturier ha continuato a creare pezzi iconici che hanno segnato un'epoca, con scheletri, aragoste, insetti e animali da circo trasformati in gioielli e dettagli dei suoi capi, tornati ad animare la passerella della collezione pret à porter Primavera/Estate che sfila a Parigi. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it