(ANSA) - NEW YORK, 16 APR - Avena, segale, erba di grano: un
orto in miniatura sta germinando in questi giorni in un cappotto
di Jonathan Anderson che sara' esposto a maggio in Sleeping
Beauties, la prossima mostra del Costume Institute Metropolitan
Museum di New York. "Crescera' e morira' nel corso
dell'esposizione", spiega il Met presentando nuovi dettagli
della rassegna in cui la natura "servira' da metafora per
esplorare la transitorieta' della moda".
Aperta al pubblico dal 10 maggio, la nuova mostra sarà forse
la più ambiziosa tra quelle curate per il Met da Andrew Bolton,
il britannico che ha trasformato l'istituto fondato da Diana
Vreeland nel piu' importante centro per lo studio della moda nel
mondo. 250 capi saranno 'resuscitati' tra i 33mila 'in sonno'
nel vasto archivio del museo, alcuni dei quali - un corsetto di
eta' elisabettiana, un abito da ballo "Farfalla" del couturier
Charles James - talmente fragili che non possono piu' essere
appesi o montati su un manichino. Bolton li ha sdraiati in bare
di vetro: come altrettanto Belle Addormentate, in attesa di un
principe che, con l'aiuto delle nuove tecnologie, riesca a
svegliarle dal loro sonno.
Preceduta il 6 maggio dal tradizionale gala per vip - il tema
e' The Garden of Time, dal titolo di un racconto dark di JG
Ballard; padrini e madrine Zendaya, Bad Bunny, Chris Hemsworth,
JLo, il Ceo di TikTok Shou Chew e Anderson, lo stilista di Lowe,
che e' l'altro grande sponsor - la mostra di maggio e' un
appuntamento di rito e una fonte di finanziamento per le casse
del museo. "Quando gli abiti entrano al Met il loro status
cambia per sempre", spiega Bolton: "Non possono piu' essere
indossati, e dunque non se ne vede piu' il movimento, l'odore.
Non ne puoi ascoltare il suono, ne' toccarli". Sleeping
Beauties: Reawakening Fashion provera' a risvegliarli grazie a
tecnologie antiche come il 'Pepper's Ghost' (usato
nell'Ottocento per far apparire fantasmi su un palcoscenico) e
nuovissime, dalla video animation agli effetti sonori, Cgi e
intelligenza artificiale.
Microscopi saranno installati sulle teche delle Belle
Addormentate per verificarne il deterioramento, mentre fiori e
insetti dei ricami elisabettiani appariranno sulle pareti di una
sala, i pavimenti di un'altra si animeranno con serpenti
ispirati dallo scollo di un abito di paillettes del primo
Novecento, e corvi alla Hitchcock volteggeranno su un soffitto
sovrastante un capo da sera di tulle nero disegnato da Madeleine
Vionnett poco prima della seconda guerra mondiale.
La norvegese Sissel Tolaas, nota per aver lavorato con Demna
a Balenciaga, sta elaborando gli effetti olfattivi mentre
l'aspetto auditivo sara' esemplificato da un Marni di metallo
della collezione primavera-estate 2024 e un Alexander McQueen
del 2001 con le conchiglie raccolte dallo stilista su una
spiaggia di Norfolk: il Met ne ha isolato e registrato i suoni
in una camera anecoica per "catturare le minuzie del movimento".
(ANSA).
Al Met in maggio un cappotto giardino
Metafora di moda per la mostra del Costume Institute