(ANSA) - MILANO, 09 GEN - "Oggi sulla lista delle cose da
portare in gita per ogni bambino c'è un K-way, ma se
diventassimo un brand di lusso tra 10 anni quel nome non ci
sarebbe più": non fa una piega il ragionamento di Lorenzo
Boglione, Vice President del Gruppo BasicNet, che lo scorso
ottobre ha ceduto il 40% del brand Kway a Permira.
Oggi a Milano per la riapertura del flagship store del
marchio di abbigliamento sportivo, dopo i lavori di ampliamento
che lo hanno completamente trasformato, Boglione ha annunciato
le prossime mosse pensate per sottolineare il carattere iconico
del brand, ma anche per festeggiarne i 60 anni.
"Abbiamo invitato una quindicina di brand che, come Kway,
hanno dato il loro nome alle cose, e abbiamo coinvolto -
racconta Boglione - un artista per ogni marchio, in un
approfondimento culturale che dopo Milano girerà il mondo, con
tappe a Parigi, Seoul e Londra". Proprio a Londra K-way sta per
aprire un flagship store in King's road, prima tappa di
un'espansione internazionale che punta in primis all'Europa. A
oggi i mercati di riferimento del brand, nato a Parigi, sono
Italia, Francia e Belgio.
Nel futuro del gruppo BasicNet, che ha in portafoglio brand
come Superga e Sebago, ci sono anche nuove acquisizioni, sempre
di brand "con una storia e un prodotto iconico, forti e
riconoscibili come lo sono i nostri". "Ci piace - sottolinea
Boglione - l'idea di non fare un prodotto di moda, la nostra
sfida è essere sempre noi stessi, con il nostro stile". Uno
stile - sottolinea - che deve per forza rimanere democratico:
"anche con l'ingresso di un fondo del lusso non cambia nulla: il
nostro core product è una giacca da 140 euro, perché K-way è e
vuole rimanere un brand accessibile". (ANSA).
A Milano K-way e gli altri marchi che danno nome alle cose
Mostra alla Permanente per 60 anni brand, riapre store in centro