(ANSA) - FIRENZE, 16 GEN - Lo potremmo chiamare il cappello
dei musicisti, perché lo storico cappellificio leccese Doria
1905 ha un legame molto stretto con la musica: da una parte è
fonte di grande ispirazione, dall'altra ci sono anche tanti
artisti che scelgono di indossare i suoi modelli in tour o
concerti. Oggi il marchio è arrivato a Pitti Uomo 107 per
festeggiare 120 anni di attività, presentando la collezione
autunno/inverno 2025/26 che contiene chiari riferimenti al mondo
del jazz.
Nascono anche due nuovi modelli, in edizione limitata: Doris
e Dorian, realizzati in feltro a pelo lungo hanno fodera in raso
e ricamo sul gros grain interno. Poi ci sono modelli western,
cloche, coppole dallo stile un po' retrò e un nuovo modello da
pioggia che si piega e si mette in borsa, sempre con qualche
riferimento alla musica. Tra i materiali spiccano calde lane,
tartan, denim effetto teddy.
La ricerca nei materiali e nei modelli ha sempre spinto il
marchio a innovare, fin dai primi del Novecento. È stato fondato
a Maglie (Lecce) nel 1905: era un piccolo laboratorio nel centro
cittadino specializzato nella produzione di berretti e
abbigliamento, creato dalla famiglia D'Oria. L'avventura è
proseguita negli anni, ma ha subito un'impennata di crescita
negli anni Sessanta, quando è stato inaugurato un nuovo
stabilimento su tre livelli, tuttora sede dell'azienda. Il nuovo
corso è della fine degli anni '90, quando è stato rilevato dalla
famiglia Gallo di Asti, che nel 2012 ha dato il via ad un
ambizioso progetto di restyling e di rilancio del marchio,
ribattezzato Doria 1905. (ANSA).
I 120 anni di Doria 1905, il cappello dei musicisti
Dal modello dedicato a Loenard Cohen a quelli Doris e Dorian