Ecco le pagelle della serata finale.
- ED SHEERAN - In questo momento il simpatico Ed è il simbolo di quella new wave della canzone d'autore del rock che vive di emozioni acustiche, senza paura dei sentimenti. Una super star che intercetta a perfezione le emozioni delle nuove generazioni. 8
- GIORGIO PANARIELLO - Invitato dall'amico di una vita, è partito da Renato Zero, un classico del suo repertorio, e poi ha virato sulla politica con un deciso piglio di denuncia. 6
- GIANNA NANNINI - Capita a tutti e soprattutto sul palco dell'Ariston che fa paura a tutti. Le stecche su "Sei nell'anima" sono da antologia. 4
- WILL SMITH - Se non fosse così simpatico, farebbe persino rabbia. E' bello, talentuoso, naturalmente empatico, un senso dello show perfetto, grande velocità di battuta. Si è messo al servizio dello show e ha dimostrato perché è una super star. 8
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Le pagelle della quarta serata. Carlo Conti il trionfatore. Rocio, 'che ci faccio qui?'
Ecco le pagelle della quarta serata:
- CARLO CONTI - Lo dicono i numeri dell'Auditel e l'ha detto anche il direttore di Raiuno Giancarlo Leone che, ovviamente, già pensa al reload dell'anno prossimo. Carlo Conti è il trionfatore di questo Sanremo. Ha messo in scena un festival su misura, per lui e il pubblico di Raiuno. Aveva annunciato un Sanremo per famiglie e ha portato a casa uno spettacolo seguito da un italiano su due. E, cosa non da poco, si è anche divertito. 7
- ROCCO TANICA - La sua rassegna stampa con giornalacci porno e inviati di testate straniere tipo Yeti o bandante ha fatto giustizia di anni di luoghi comuni e umorismo parrocchiale inflitti agli inviati (reali) del festival. Esilarante. 8
- EMMA- Si è ritagliata una sua parte in commedia muovendosi in uno spazio in condominio con Arisa e Rocio. Non è il suo mestiere e si vede, ma ha saputo inserirsi nel meccanismo. 6
- ROCIO MUNOZ MORALES - E' bella, simpatica, elegante ma non è riuscita a dare una risposta alla domanda: che ci faccio qui? 5
- VIRGINIA RAFFAELE - Ornella Vanoni era irresistibile, la chiamata al call center un pezzo di bravura che rende contemporaneo la lezione di Bice Valori. E come se non bastasse, canta molto bene. Senza discussione uno dei momenti più felici di questo festival. 8
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Ecco le pagelle della terza serata. Nelle cover bene Lorenzo, Malika, Irene Grandi, Biggio&Mandelli
- NUOVE PROPOSTE
- GIOVANNI CACCAMO - Ritornerò da te - Il ragazzo che fa concerti a domicilio ha una vocalità sicura, è pop ma non è banale. E viene ammesso alla semifinale. 6
- SERENA BRANCALE - Galleggiare - I modelli sono evidenti per questa ragazza che tra blue notes e un po' di emozione si avventura in vocalizzi e atmosfere jazzate. E come da tradizione, i pezzi raffinati vanno a casa. 7
- AMARA - Credo - Ha personalità e un pezzo sanremese, romantico e accorato e fedele alla linea del festival. 5
- RAKELE - Io non so cos'è l'amore - Ha pagato l'inevitabile dazio all'emozione, la performance tutt'altro che entusiasmante non ha tradito di molto il brano. 4
- I BIG E LE COVER-
- RAF - Rose Rosse - Eh no, proprio no. Un arrangiamento rimasto a metà tra il calypso e la versione originale che è un super classico della melodia italiana. Si riprende con l'acuto finale ma è troppo tardi. Non servono nemmeno le rose rosse sull'abito nero. Da Raf ci si aspetta di più. 4
- IRENE GRANDI - Se perdo te - Ecco cosa deve fare un artista a Sanremo nella serata delle cover: scegliere un bel pezzo e divertirsi a cantarlo. Proprio come ha fatto Irene Grandi stasera, perfettamente a suo agio con il mondo di Patty Pravo. 7
- MORENO - Una carezza in un pugno - L'idea di trasformare una della belle più ballad della musica italiana in un pezzo stile UB40 è giusta: sfidare l'originale di Celentano sarebbe stato folle. Ma il pop reggae è solo una riduzione del danno. 5
- ANNA TATANGELO - Dio come ti amo - Una versione fedele del brano cantato da Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti che nulla toglie e nulla aggiunge. 5
- BIGGIO E MANDELLI - E la vita la vita - Ecco un'idea. Biggio e Mandelli rileggono Cochi e Renato in chiave Swing con divertita eleganza rendendo omaggio al grande amore per il jazz di Enzo Jannacci. 7
- CHIARA - Il volto della vita - Sicura, rilegge Caterina Caselli aggiornando un brano che all'epoca era super moderno. 6
- NESLI - Mare Mare - Per un giubbotto così si rischia il codice penale. L'arrangiamento ha appesantito il gioiellino pop di Luca Carboni. 5
- NEK - Se telefonando - Un arrangiamento un po' chiassoso di un must di Mina. Nek l'ha cantato come se dovesse fare una cover di Roby Facchinetti. 6
- DEAR JACK - Io che amo solo te - I Dear Jack non hanno resistito alla tentazione di aggiungere un po' di rock al capolavoro di Sergio Endrigo. Ma non è detto che il pezzo ci abbia guadagnato. 5
- GRAZIA DI MICHELE E PLATINETTE - Alghero - Mauro Coruzzi torna Platinette per un omaggio a Giuni Russo molto camp: divertente la messa in scena, meno l'esecuzione. 5
- BIANCA ATZEI - Ciao amore ciao - Una versione rock blues che non rende giustizia a Luigi Tenco. 4
- ALEX BRITTI - Io mi fermo qui - Bella scelta, abbastanza fedele all'originale ma non veramente ispirata. ve 5
- LORENZO FRAGOLA - Una città per cantare - Piacevole questa lettura quasi funk che consente a Lorenzo Fragola di dimostrare le sue qualità. 7
- IL VOLO - Ancora - Era inevitabile: la canzone che reso famoso Eduardo de Crescenzo e che è sopravvissuta splendidamente ad anni di Marzullo, nella mani de Il Volo diventa una galleria di vocioni. 5
- ANNALISA - Ti sento - In linea con l'originale, molto adatta alle caratteristiche e alla vocalità grintosa di Annalisa. 6
- LARA FABIAN - Sto male - Il brano è perfetto per consentire alla Fabian di creare l'atmosfera da melodramma che la collezionista di nazionalità sparge con generosità. 5
- GIANLUCA GRIGNANI - Vedrai Vedrai - Gianluca si complica la vita con una coreografia in stile Alien. Cantare Vedrai Vedrai con una gigantesca medusa dietro le spalle non è il massimo. 5
- NINA ZILLI - Se bruciasse la città - C'è qualcosa nell'arrangiamento che trattiene la vocalità della Zilli, che rimane un po' imbrigliata, come un ciclista nel gruppo. 6
- MALIKA AYANE - Vivere - Malika rilegge Vasco con intensità, giocando sulle sfumature e sfruttando la complicità di una bella partitura orchestrale. E' suo anche il picco di share, 61,10%. 7
- MARCO MASINI - Sarà per te - Un omaggio a Francesco Nuti, fatto con affetto sincero ma con troppa foga per un pezzo intimista. 6.
ARISA - Delle tre donne del festival è quella che è sembrata soffrire un po' la parte assegnata dal copione. Stasera, complice un anestetico, ha un po' sbarellato, finendo per magnificare gli effetti collaterali del farmaco scatenando una comprensibile ilarità. 5
- OSPITI -
- LUCA E PAOLO - Gli toccava il compito di riportare la satira all'Ariston e di reggere il confronto con "Ti sputtanerò", il loro must di Sanremo 2011. Hanno cantato un brano da humour nero british sulla tradizione del festival di rendere omaggio ai cantanti morti e un pezzo teatrale sui matrimoni gay. Le cose più divertenti comunque le hanno dette nel colloquio con Carlo Conti. 6
- FEDERICO PACIOTTI - Aveva 14 anni quando era venuto a Sanremo come chitarrista dei Gazosa. Ora si è trasformato in una sorta di cyborg, metà Yngwie Malmsteen e metà tenore. Tra metal e melodramma ha riletto il Puccini di "E lucevan le stelle" e "Nessun dorma" per sola schitarrata, in quei pastiche kitsch che piacciono al festival. 5
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Ecco le pagelle della seconda serata. Tra big 7 solo a Nina Zilli: fioccano 5. Meglio i giovani.
- NUOVE PROPOSTE -
- KUTSO- Elisa - Non si può non provare simpatia per una band che dichiara: "vogliamo rovinare il festival di Sanremo". Divertenti, sgangherati, mettono gli anni passati a suonare nei club al servizio di una canzone dall'allegria volutamente sgangherata. Una ventata di energia nell'atmosfera romantico familiare dell'Ariston. Vanno avanti. 7
- KALIGOLA - Oltre il giardino - Diciassette anni, si presenta con il nonno a dirigere l'orchestra, Giorgio Rosciglione, uno dei grandi del contrabbasso del jazz italiano e una garanzia di qualità. Un funk rappato con una raffinata partitura d'archi a fare da contrappunto. 6 alla voce 7 all'arrangiamento
- ENRICO NIGIOTTI - Qualcosa da decidere - Nigiotti mette insieme nuovo cantautorato con esigenze più pop che lo mettono in linea con la musica del festival. E passa il turno. 5
- CHANTY - Ritornerai - Un talento. Una voce r&b che si muove già con agilità in un brano interessante che, come spesso è accaduto al festival, non passa il voto della giuria. 7
I BIG -
- NINA ZILLI - Sola - Un omaggio a Nina Simone e alla storia di quella black music che è il terreno preferito da Nina Zilli che ha affidato la direzione (e la produzione del nuovo album) a Mauro Pagani. Uno dei pochi momenti lontani dalla melodia romantica. 7
- MARCO MASINI - Che giorno è - Una ballatona romantica in stile Masini. Non è più disperato, non è più tempo di vaffa ma continua a cantare come se quel vaffa gli continuasse a scappare. 5
- ANNA TATANGELO - Libera - "Libera come una nuvola che si dondola nel vento" è una delle frasi simbolo di questo Sanremo in versione romantica. D'altra parte non è dalla Tatangelo che ci si possono aspettare sorprese. 5
- RAF - Come una favola - Fa piacere vedere Raf tornare al festival. Un maestro del pop elegante alle prese con l'emozione e un brano che non è uno dei suoi capolavori. 6
- IL VOLO - Grande Amore - Ribollono le ugole in questo trionfo kitsch. Le agenzie di scommesse li danno per favoriti alla vittoria, l'Ariston si è abbandonato all'entusiasmo che da tempo suscitano in America. Il Volo sta al pop come gli Anania stanno alla famiglia. 5
- IRENE GRANDI - Un vento senza nome - Un altro dei ritorni importanti di questo festival. Il suo è uno dei pochi testi non dichiaratamente romantici, il pezzo però sembra non totalmente espresso. 5
- LORENZO FRAGOLA - Siamo Uguali - Fa tenerezza e paga l'emozione del suo debutto su un palco così importante. Ha un seguito enorme e uno stile melodico che ci si aspetterebbe da quelli del cast con un anagrafe diversa. 6
- BIGIO E MANDELLI - Vita di inferno - I Soliti Idioti riempiono la casella dei comici in gara. Forse consapevoli che il pubblico si aspettava qualcosa di più piccante, hanno tradito le promesse e hanno cantato la parola C...ni. Che nel festival per famiglie è quasi rivoluzionario. 5
- BIANCA ATZENI - Il solo al mondo - Un emergente ammessa alla gara dei Campioni che ha un brano di Kekko Silvestre dei Modà perfettamente sovrapponibile ad altri in gara. 5
- MORENO - Oggi ti parlo così - Moreno si è anche messo lo smoking (che dev'essere stata la cosa più difficile che ha fatto oggi) per venire a Sanremo dove ha presentato la sua nuova versione pop. 6
- GLI OSPITI
BIAGIO ANTONACCI - E' tornato a Sanremo come super ospite, con la sua proverbiale e naturale empatia e un look molto "fashion", con smoking senza calze e camicia a scacchi. Ha cantato il medley di rigore con i suoi successi e , con un certo coraggio, ha reso omaggio al Pino Daniele di "Tu dimmi quando". 6
- CHARLIZE THERON - Per una volta tutti d'accordo uomini e donne: Charlize Theron è un incanto. Solare, rilassata, simpatica, star senza prosopopea, ha trasformato un'intervista in un bel momento di televisione, parlando anche di Mandela, che non guasta mai. 8
- CONCHITA WURST - Sul piano musicale sembra una fan de Il Volo, "Heroes" il brano che ha cantato all'Ariston è davvero brutto. Ma impagabile la scenetta con Carlo Conti che le ha chiesto chi era il personaggio ritratto in un grande tatuaggio sulla schiena. La risposta è ovvia: la mamma! 5
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La prima serata di Sanremo 2015 ha registrato un boom di ascolti, ma non sono mancati apprezzamenti e critiche per le esibizioni. Ecco le pagelle di Sanremo 2015 dopo la prima serata.
- CHIARA - Straordinario - Chiara è una ragazza che sente l'emozione e il pezzo non è facilissimo da cantare. Risultato: non la migliore performance per promuovere un brano che può andare al di là del festival. VOTO 6
- GIANLUCA GRIGNANI - Sogni infranti - Il palco dell'Ariston è una brutta bestia anche per i più esperti. Grignani stasera evidentemente ha sentito tutto il peso di un ritorno al festival che per lui ha un valore speciale ed è rimasto quasi schiacciato da un pezzo che ha passaggi melodici tutt'altro che semplici. VOTO 5
- ALEX BRITTI - Un attimo importante - Britti si è scritto un pezzo su misura, un brano pop ricco di echi blues e soul e la chitarra che cuce con sapienza le varie parti ma non nasconde le incertezze vocali da serata inaugurale. VOTO 6
- MALIKA AYANE - Adesso e qui (nostalgico presente) - E' uno dei pezzi più raffinati tra quelli in gara. Malika l'ha cantato con una quasi inevitabile tensione iniziale per poi assecondarne con mestiere l'orecchiabilità che accompagna un testo dal sapore cinematografico. VOTO 7
- DEAR JACK - Il mondo esplode tranne noi - Sono la band rivelazione del nuovo pop italiano, sono giovani e stasera l'abbiamo sentito: un debutto all'Ariston che non dimenticheranno. VOTO 4
- LARA FABIAN - Voce - E' un brano antico come un po' antica sembra lei, la cantante che fa collezione di nazionalità. Una parentesi classica nel festival per famiglie. VOTO 5
- NEK - Fatti avanti amore - La sua scelta è piuttosto sorprendente, cassa in quattro e suoni dance per un ritorno vissuto con sicurezza e che almeno si discosta dal clima generale. VOTO 5
- GRAZIA DI MICHELE E MAURO CORUZZI - Io sono una finestra - Una presenza a dir poco insolita, una canzone crepuscolare che descrive la condizione di Coruzzi-Platinette. VOTO 5
- ANNALISA - Una finestra tra le stelle - Annalisa stasera ha cantato bene e ha messo il suo talento al servizio di una canzone scritta da Kekko Silvestre, specialista in piazzamenti al festival. VOTO 6
- NESLI - Buona fortuna amore - Da rapper Nesli si è trasformato in romanticone in ossequio alla tendenza di quest'anno. VOTO 5
Per quanto riguarda gli ospiti:
- TIZIANO FERRO - Il primo super ospite del festival targato Conti fa benissimo quello per cui è stato chiamato all'Ariston: alzare lo standard delle canzoni. Il medley a base di "Non me lo spiegare", "Sere Nere", "Il regalo più grande" è stato accolto dall'inevitabile standing ovation con Tiziano Ferro in ginocchio a ringraziare. Poi l'altrettanto inevitabile inedito, "Incanto". VOTO 7
- AL BANO E ROMINA - I due ospiti evento della prima serata davano l'impressione di divertirsi davvero. Meno Al Bano quando Carlo Conti ha chiesto ai due di scambiarsi un bacino. Quanto si è divertito il pubblico lo dirà l'Auditel. VOTO 5
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L'anteprima
Dopo l'ascolto in anteprima dei brani del festival di Sanremo non si può non dare ragione a Carlo Conti quando parla dell'amore e della melodia come denominatore comune. Praticamente con l'eccezione di Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi (Platinette), del duo Biggio e Mandelli (I soliti idioti) e di Moreno, tutti i testi parlano d'amore nel modo piu' convenzionale e l'atmosfera generale e' proprio quella dell'esaltazione della melodia di stampo orchestral-sanremese.
L'impegno, la crisi, la realta' sono lontani dall'Ariston: c'e' il testo della Di Michele e Platinette che descrive la realta' di un omosessuale e I Soliti Idioti che parlano di una nascita a causa della "rottura del preservativo" e di "giramento di co...ni" (parola che, come ha anticipato Conti, per scelta degli stessi interpreti sara' coperta da un effetto orchestrale).
Tutto il resto e' amore, nella piu' classica tradizione canzonettara. Ecco le canzoni del festival nell'ordine in cui sono state
ascoltate nella sede Rai di Milano.
Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi (Platinette) - Io sono una finestra
Una ballata dal sapore vagamente jazzistico che descrive la condizione e l'interiorita' di un omosessuale che naturalmente acquista un significato piu' profondo e autobiografico nell'interpretazione di Mauro Coluzzi. VOTO 5
Bianca Atzei - Il solo al mondo
Si sente che il brano e' stato scritto da Kekko Silvestre dei Moda', che tra l'altro con il festival (come autore e interprete) ha un rapporto molto felice. Molta melodia, voce spiegata e arrangiamenti melodrammatici. VOTO 5
Dear Jack - Il mondo esplode tranne noi
La band che e' diventata un fenomeno giovanile resta fedele al suo pop energetico. VOTO 6
Anna Tatangelo - Libera
Un altro brano scritto da Kekko Silvestre. Vale piu' o meno lo stesso discorso fatto per la Atzei: qui pero' nel testo c'e' una frase che sembra provenire dai tempi di Nunzio Filogamo: "Sono libera, libera come una nuvola nel vento che si dondola". VOTO 5
Raf - Come una favola
Il suo ritorno all'Ariston e' una delle note piu' liete di questo festival. Raf e' un maestro del pop elegante e si sente subito una qualita' di scrittura diversa. VOTO 7
Alex Britti - Un attimo importante
C'e' in apertura una citazione hendrixiana di "Little Wing" in questo brano dall'orecchiabilita' tutt'altro che banale e dalla struttura non classica. VOTO 7
Irene Grandi - Un vento senza nome
Irene Grandi torna al festival con un brano un po' strano, che sembra quasi compresso da una struttura non completamente risolta. VOTO 6
Lara Fabian - Voce
La cantante belga-canadese con cittadinanza italiana presenta un brano dal sapore antico, sospeso tra melodramma moderno e richiami a Celine Dion. VOTO 5
Marco Masini - Che giorno e'
Un altro dei ritorni targati Carlo Conti. Una ballatona un po' melodrammatica, com'e' nello stile di Masini, con una rilevante presenza dell'orchestra. E in piu' la piuttosto ardita invocazione "smettila di smettere". VOTO 5
Chiara - Straordinario
C'e' un ritornello accattivante e un'identita' musicale diversa rispetto agli altri concorrenti. Al primo ascolto uno dei brani piu' interessanti. VOTO 7
l Volo - Grande amore
In Italia I Volo non ha ancora trovato il successo che accompagna le loro tourne'e nel mondo. "Grande Amore" e' una romanzona pop con archi incalzanti e ugole bollenti che non teme di sconfinare nel kitsch. VOTO 5
Gianluca Grignani - Sogni infranti
Grignani torna al festival con un brano che, sono parole sue, "strizza l'occhio a Bob Dylan, Neil Young, De Andre', De Gregori e Tenco". E scusate se e' poco. Una ballata che e' un bel banco di prova per la sua vocalita'. VOTO 6
Biggio e Mandelli - Vita d'inferno
I Soliti Idioti debuttano in gara con un dichiarato omaggio a Cochi e Renato. Atmosfera da puro cabaret e un po' di disincanto che di sicuro non guastano nel festival dell'amore e della melodia. VOTO 6
Lorenzo Fragola - Siamo uguali
Il giovanissimo vincitore di X Factor (19 anni) e' uno degli aspiranti al podio. Il suo brano e' uno dei pochi a non essere gravato da un arrangiamento orchestrale ingombrante e ne acquista in gradevolezza, anche se da uno cosi' giovane e' lecito aspettarsi qualcosa di piu' coraggioso. VOTO 6
Malika Ayane - Adesso e qui (nostalgico presente)
Una parentesi di eleganza e understatement nel clima un po' melodrammatico del festival. Piuttosto che l'effetto si cercano le sfumature, senza perdere di vista le regole del pop d'autore con la complicita' di un testo scritto a quattro mani a Malika e Pacifico. VOTO 7
Nesli - Buona fortuna amore
La sua presenza poteva rappresentare un'apertura verso territori diversi dalla melodia tradizionale. E invece anche Nesli si e' fatto contagiare dalla generale voglia di tenerezza e orecchiabilita' confezionando una ballata d'amore. VOTO 5
Nina Zilli - Sola
Fedele alla sua linea, Nina Zilli confeziona un brano decisamente ispirato alla Nina Simone di "I Put A Spell On You" (che per altro e' un brano di Screamin' Jay Hawkins). Fiati e ritmiche soul danno alla canzone un'energia diversa. VOTO 7
Moreno - Oggi ti parlo cosi'
L'hip hop e' uno degli elementi chiave del mercato contemporaneo della musica. Moreno rappresenta questo ambito e in piu' si porta in dote il pubblico di "Amici". Si concede anche un ritornello cantato in questo pezzo che comunque da' una scossa al clima generale. VOTO 6
Annalisa - Una finestra tra le stelle
Annalisa e' una delle voci piu' interessanti della nuova generazione del pop al femminile. Lo dimostra anche in questo brano scritto da Kekko Silvestre che in questo caso trova una leggerezza che non appartiene alle altre sue composizioni in gara. VOTO 6
Nek - Fatti avanti amore
Per il suo ritorno all'Ariston Nek ha scelto di avventurarsi nella pop dance con tanto di cassa in quattro e inevitabili echi degli anni '80. Di sicuro non rischia di confondersi nel clima generale. VOTO 5