(ANSA) - PESARO, 14 AGO - Eduardo e Cristina, l'ultima opera
non ancora 'recuperata' di Gioachino Rossini, andrà in scena al
Rossini Opera Festival probabilmente nel 2021, "quando sarà
pronta l'edizione critica a cura della Fondazione Rossini". Ma
esaurita la 'miniera' di 39 titoli del catalogo rossiniano, "il
Rof non cambia strada". Lo dice all'ANSA il sovrintendente
Ernesto Palacio, peruviano, succeduto a Gianfranco Mariotti,
fondatore del festival che nell'arco di quattro decenni ha
riproposto al pubblico il cosiddetto 'sommerso' rossiniano, in
particolare i lavori seri del periodo napoletano, presentato
versioni filologiche di titoli più noti, o ancora addirittura ha
'riscoperto' opere che si ritenevano perdute come Il viaggio a
Reims. "Cambiare formula e aprire ad altri compositori? -
osserva - E perché? A Bayreuth fanno solo Wagner e lui ha
scritto meno opere di Rossini. Lo stesso al Festival Verdi di
Parma e a quello pucciniano di Torre del Lago. Per non parlare
di quelli dedicati a Donizetti e Bellini".
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