'Viva da morire' è il nuovo album di Paola Turci in uscita venerdì 15 marzo. In scaletta ci sono dieci brani e il disco arriva a due anni dal precedente 'Secondo cuore', oltre che dopo la partecipazione della cantante romana al Festival di Sanremo del mese scorso. "Canto il mio presente - ha detto Paola Turci - ma anche il mio passato e il futuro, in tanti modi come non avevo ancora fatto, a partire dai timbri vocali che non avevo sperimentato prima. Il titolo non è solamente un gioco di parole o un ossimoro, ma è proprio una dichiarazione d'intenti. Non c'è vitalità più forte di chi si accorge di essere sopravvissuto a qualcosa e capisce che da lì può solo essere una ripresa". Il titolo dell'album è poi anche lo stesso del singolo che lo ha anticipato in radio e sugli store digitali e che ha una storia particolare. "La canzone è stata scritta da Pula+ e da Luca Chiaravalli - ha spiegato la Turci - che in origine l'avevano pensata per J-Ax. E' stato proprio nello studio di Ax che Luca me l'ha fatta sentire e ho pensato che quella canzone non potevo non cantarla, perché è un storia che racconta di me, dalla mia voglia di mordere la vita. Non l'ho nemmeno provinata, l'ho cantata e basta e ho deciso che il titolo del disco sarebbe stato quello". Tra "un'ode al quotidiano provare a fare bene" di 'Le Olimpiadi tutti i giorni' e l'invito ad essere sempre se stessi diffidando degli yes men di 'Non ho mai', Paola Turci canta anche dei mondi che le stanno più vicini, anche quelli da cui ha dovuto separarsi di recente. "Ho cominciato a raccontare di mio padre quando l'ho perso quattro anni fa - ha spiegato la Turci - e in tante occasioni il suo ricordo si è fatto vivo, prima di salire sul palco di Sanremo così come quando ho ascoltato per la prima volta la canzone che poi sarebbe diventata 'L'ultimo ostacolo'. Un passo del testo mi ha riportato all'ultimo momento della sua vita, che io ho passato con lui. Ho sentito il bisogno di ritrovare la sensazione di una mano paterna che ti accompagna". Lo sguardo e le parole, nel nuovo album, si spostano anche dal particolare al generale, quando la Turci canta 'La vita copiata in bella'. "E' una canzone malinconica sullo stato di decadenza del nostro Paese - ha spiegato la cantante a proposito del brano - e che in certi tratti mi ricorda Lucio Dalla. L'ha scritta per me Fabio Ilacqua, con il quale avevo già collaborato e che nei suoi testi riesce sempre a mettere una visione sociale e politica che mi rappresenta". Il nuovo album in uscita sarà anche protagonista di due date live speciali nel mese di maggio, il 13 al Teatro degli Arcimboldi a Milano e il 20 a Roma, all'Auditorium Parco della Musica. La partenza di un nuovo tour teatrale di Paola Turci, accompagnata anche dalle nuove canzoni, è invece prevista per il 12 novembre da Torino.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it