(ANSA) - CAGLIARI, 14 DIC - Una favola metropolitana, dove
realtà e sogno si intrecciano. Tra boschi incantati e case di
marzapane, bambini, la strega cattiva, una folla di clochard con
tanto di giacigli di cartone si aggira sullo sfondo di una
opulenta città. Ci sono voluti 60 anni per riportare a Cagliari
l'incanto e la meraviglia di Hänsel und Gretel, opera romantica
di Engelbert Humperdinck, ispirata all'omonima fiaba dei
fratelli Grimm. Un piccolo capolavoro del Natale che chiude, tra
lunghi applausi e ovazioni, la Stagione di Lirica e Balletto.
In sala anche il nuovo sovrintendente Nicola Colabianchi. Una
serata all'insegna della bellezza, con il raffinato allestimento
nato per il Teatro alla Scala e ora acquisito dalla Fondazione
cagliaritana, con la regia di Sven-Eric Bechtolf, ripresa a
Cagliari da Daniela Zedda. Efficaci e affascinanti gli effetti
scenici tra quinte in movimento che si aprono su mondi colorati
e fantastici, proiezioni video, bambini trasformati in biscotto,
giganteschi alberi e uccelli. Al suo debutto sul podio
cagliaritano, Johannes Debus ha diretto la compagnia di canto,
un'orchestra del Teatro Lirico dalle belle sonorità e il coro
dei bambini, l'ensemble di voci bianche del Conservatorio
guidato da Enrico Di Maira, protagonista di una toccante
esibizione. L'opera è andata in scena nella versione originale
tedesca con i sopratitoli in italiano. Perfetta nel suo ruolo -
la madre Gertrud - ha fatto sentire la sua presenza scenica e
vocale Susan Neves. Per lei sono partiti ovazioni e entusiastici
"brava". Buona prova per tutto il cast che ha raccolto grandi
tributi da parte del pubblico: Anna-Doris Capitelli, convincente
Hänsel (en travesti), Francesca Manzo, la timorosa e
intraprendente Gretel, accanto a Gustavo Castillo, Martina
Serra, Francesca Pia Vitale. Una rilettura contemporanea della
fortunata favola drammatica, in cui la dimensione onirica e
fiabesca si intreccia alle contraddizioni della moderna civiltà:
la miseria morale e materiale della famiglia e lo sfruttamento
dei bambini, affamati e malvestiti, non spegne la gioia di
vivere e la curiosità dei piccoli protagonisti. (ANSA).
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