BELLEARTI rende omaggio ad Arturo Benedetti Michelangeli, uno tra i più celebri interpreti del pianoforte del Novecento, nel centenario della nascita con il concerto "a porte chiuse" del pianista Alexander Romanovsky nella Sala della Vittoria Alata al Capitolium di Brescia, che viene trasmesso il 25 dicembre da ANSA.it dalle 15 in rotazione e da Sky Classica alle 21.
"Benedetti Michelangeli è riuscito a innalzare l'atto del suonare il pianoforte ad una funzione quasi sacra - afferma Romanovsky - Possiamo parlare del suo suono raffinatissimo, virtuosismo ai limiti dell'immaginazione sempre invisibile e dosato, però quello che colpisce in lui più di tutto è la sua capacità di addensare i sensi, di spogliare dell' " innecessario" l'idea e di rendere la musica incredibilmente rigorosa, ma intensa allo stesso tempo." Arturo Benedetti Michelangeli nasce a Brescia il 5 gennaio 1921. A quattro anni inizia a studiare pianoforte e violino con il padre (maestro di pianoforte, compositore e avvocato).
Giovanissimo diventa allievo - dopo un'audizione e una prova di ammissione - dell'Istituto Musicale "Venturi" di Brescia. Nel 1931 entra al Conservatorio di Milano. Acclamato nei teatri di tutto il mondo, tiene a Brescia il suo ultimo concerto italiano, in una occasione di beneficenza, nel giugno 1980 al Teatro Grande.
"Nell'arte non esiste il progresso - prosegue Romanovsky - i grandi che hanno toccato con un dito l'assoluto, rimangono per sempre contemporanei e quindi i giovani possono e vogliono confrontarcisi. Come sempre contemporanea rimane anche la voglia dell'uomo di comprendere l'ignoto, di avvicinarsi al divino, e nell'arte di Benedetti Michelangeli sembra proprio celarsi un mistero, il quale, forse, alle generazioni future potrà svelarsi di più che a noi." Questo concerto celebrativo, è suggestivamente ambientato nel Capitolium dove è allestita la grande scultura romana in bronzo della "Vittoria Alata", appena restaurata, e prevede brani di Bach, Beethoven, Chopin - particolarmente amati da Michelangeli: J S Bach , Ciaccona dalla Partita No. 2 per violino solo, BWV 1004 , trascrizione per pianoforte di Rudolf Lutz L Beethoven, Sonata op. 27 no.2 "Al chiaro di luna" I. Adagio sostenuto II. Allegretto III. Presto agitato F Chopin, 12 preludi dall'op.28.
"Arturo Benedetti Michelangeli ci ha lasciato in eredità un corpo di registrazioni di una bellezza cesellata e costruita attraverso un lavoro per molti versi estremo della ricerca di qualità - spiega Romanovsky - Proprio per questa ragione praticamente in ogni genere di composizioni troviamo un Michelangeli puro al 100 percento. Debussy, Beethoven o Chopin, ogni opera è passata per il setaccio dell'animo e della personalità Michelangiolesca di una finezza e concentrazione tali da acquisire il suo gusto inconfondibile. Personalmente amo quelle sue esecuzioni dove all'improvviso dietro il sipario del suo aspetto severo e quasi ascetico si scorge un cuore malinconico e sensibile come succede in alcune mazurche e i valzer di Chopin. Un'altra registrazione tra le mie preferite è il primo concerto di Beeethoven con Carlo Maria Giulini - un incontro ideale di due musicisti diversissimi." L'evento sarà documentato dalle immagini di Giovanni Gastel, tra i maggiori fotografi internazionali di moda nonché scrittore e poeta.