Cultura

Maneskin favoriti a Eurovision, "un po' ci stiamo credendo"

Band favorita per la vittoria, "non succede, ma se succede..."

Redazione Ansa

 "Non succede, ma se succede.. .". Dopo il Festival di Sanremo, i Maneskin puntano con la loro Zitti e Buoni a conquistare anche l'Eurovision Song Contest, che domani si prepara al gran finale dall'Ahoy Arena di Rotterdam (con 3500 persone in presenza e la diretta su Rai1 dalle 20.40 con il commento di Gabriele Corsi e Critiano Malgioglio).
I quattro ragazzi romani partono tra i favoriti, secondo bookmakers e sala stampa della manifestazione, "e un po' ci stiamo credendo", dicono loro senza falsa modestia e con la sfrontatezza dei loro vent'anni. Ma anche consapevoli che non tutto dipenderà da loro: "Sotto il nostro controllo c'è solo la performance. Il giudizio lo lasciamo agli altri".
Damiano, Victoria, Ethan e Thomas dovranno poi vedersela con gli altri 25 team in gara: "siamo molto orgogliosi di rappresentare l'Italia davanti a un pubblico così vasto.
L'Eurovision è un evento enorme e noi speriamo di far parlare la nostra musica e di far vedere che in Italia non c'è solo il melodico, ma anche il rock". Nessuna ricetta per i loro successi (da X Factor nel 2017 in poi non hanno sbagliato un colpo), "se non l'autenticità e la sincerità, siamo quattro amici che suonano insieme". Nel clima festoso e pieno di energia che si vive in Olanda, i Maneskin apprezzano il Belgio e sono convinti che dall'Eurovision possa partire un messaggio di speranza "per il futuro e per il mondo dell'arte e dello spettacolo. C'è voglia di ricominciare in tutta Europa".
La finale sarà trasmessa in diretta da Rai1, con il commento inedito della "strana coppia" formata da Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio, che prendono il testimone da Flavio Insinna e Federico Russo. Carolina Di Domenico veejay, conduttrice televisiva e radiofonica, sarà chiamata ad annunciare in diretta europea il risultato del voto della giuria italiana e il pubblico di Rai1 potrà indicare la propria canzone preferita con il televoto, contribuendo al 50% della classifica finale dell'Eurovision (ma non potrà votare per la canzone dell'Italia). Su Radio2 Ema Stokholma e Gino Castaldo. Per la prima volta quest'anno, la serata finale dell'Eurovision Song Contest sarà resa accessibile da Rai Pubblica Utilità anche ai non vedenti, attraverso l'audiodescrizione in diretta sul canale dedicato di Rai1 e su RaiPlay.
"Io ho due facce, quella del personaggio tv che conoscete e quella dell'amante della musica che ha lavorato con i più grandi - dice Malgioglio -, ecco quello che vedrete domani sarà un Malgioglio riempito di musica. In questo Eurofestival ci sono voci pazzesche, ma io tifo per i Maneskin e per la loro sensualità. Adoro la loro musica. Ma mi ha commosso anche il Portogallo e la Russia, con il suo messaggio contro l'omofobia.
Dobbiamo essere liberi di amare chi vogliamo". Tra i grandi del passato Malgioglio avrebbe portato all'Eurovision Mina, Celentano e Giuni Russo, "sarebbe stato come l'esplosione dell'Etna". Al suo fianco Gabriele Corsi considera la manifestazione "la Champions League della musica: un festival che ha altissimo valore simbolico. Attraverso la musica può passare la rivoluzione". E promette, in caso di vittoria dei Maneskin, di scambiarsi i vestiti in diretta con Malgioglio.
Anche la Rai deve fare i conti con una eventuale vittoria, perché vorrebbe dire ospitare il festival il prossimo anno. "C'è questo sottotesto secondo il quale la Rai spera sempre di non vincere per i costi - sottolinea il vicedirettore di Rai1 Claudio Fasulo - ma non è così. Ci piacerebbe molto ospitare il più grande evento musicale del mondo. L'anno in cui Gabbani era favorito (a Kiev nel 2017) Torino sembrava la sede adatta per ospitarlo, vedremo se possa ancora esserlo. Comunque con la creatività si fa ciò che non si riesce con il denaro".
Sull'aspetto antropologico della manifestazione pone l'attenzione il direttore di Rai1 Stefano Coletta: "oltre alle sonorità e alle performance, si coglie il mondo: quello che c'è fuori dal nostro Paese. Il rappresentante di ogni Paese e il condensato di quel Paese". E auspica che in futuro oltre alla finale, possano essere trasmesse dalle reti generaliste anche le semifinali (ora in onda su Rai4). 

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