Il 13 dicembre è la Giornata mondiale del violino. Viene celebrato nei diversi continenti, ma la festa è particolarmente sentita a Cremona. La città lombarda vanta di essere la capitale mondiale della liuteria, con oltre 150 botteghe, e viene da qui anche un tesoro dalla storia misteriosa e demoniaca: il Cannone di Niccolò Paganini.
Questo violino è oggi custodito a Genova, a Palazzo Tursi, in una teca blindata che lo mantiene a temperatura costante per preservarne l'elasticità del legno. Ha qualcosa di magico, di demoniaco, e senz'altro di divino. Solo a guardarlo si avverte tutto il suo mistero e la sua potenza evocativa.
Ha 278 anni e nemmeno un segno che ne tradisca l'età, mantiene il potente suono energico, vigoroso e oscuro che, all'epoca del suo proprietario, venne valorizzato da incredibili tecniche strumentali dal suo padrone, il più grande violinista di sempre.
Figura dannata, maledetta e demoniaca, per tutti, Paganini era figlio del diavolo. Nato a Genova nel 1792, a quattro anni, per un attacco di morbillo, viene dato per morto e portato al cimitero avvolto in un sudario ma durante la preghiere di rito il panno si muove e Nicolò si alza in piedi. Morte apparente per i medici del tempo, ma per il popolo era opera del diavolo.
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