(ANSA) - ROMA, 09 MAR - I versi del poeta inglese Wystan Hugh
Auden, la musica di Matteo D'Amico eseguita dall'ensemble
Sentieri Selvaggi diretto da Carlo Boccadoro con le voci del
soprano Sabrina Cortese e del mezzosoprano Chiara Osella. E' la
serata intitolata 'Auden Cabaret' che la Filarmonica Romana
propone il 10 marzo al Teatro Argentina.
Insieme con Stéphane Mallarmé, l'inglese Wystan Hugh Auden -
fra i massimi poeti del Novecento, "la più grande mente del
ventesimo secolo" come lo definì il premio Nobel Iosif Brodskij
- è tra gli autori cui Matteo D'Amico più volentieri si è
ispirato e che dedica a Sentieri Selvaggi la nuova versione
strumentale e vocale del suo Cabaret musicale, apparso per la
prima volta nel 2006. Il nucleo del lavoro è l'ultimo scritto
poetico di Auden, The Entertainment of the Senses, che risale al
settembre del 1973, pochi giorni prima della sua improvvisa
scomparsa. Auden fa parlare, uno alla volta, i Cinque Sensi,
attraverso cinque scimmiette che prendono di mira ''la folle
corsa verso il Benessere e il Progresso, i comportamenti
ipocriti di borghesi e benpensanti, gli Idoli del materialismo
trionfante''.
"Auden Cabaret - spiega D'Amico - è una composizione a metà
tra il genere cameristico e quello di un raffinato
avanspettacolo, dove protagonisti sono due voci femminili e un
gruppo di sei strumenti: flauto, clarinetto, vibrafono,
pianoforte, violino e violoncello. Se due sono le voci, la
diversità dei cinque Sensi si materializza in cinque dei sei
strumenti che compongono l'ensemble e si fanno 'voci' insieme
al canto. Ogni strumento impersona un senso. Il clarinetto è il
Tatto, il flauto è il Gusto, il violoncello è l'Olfatto, il
vibrafono è l'Udito, il violino è la Vista". (ANSA).
Filarmonica Romana, Sentieri Selvaggi in Auden Cabaret
Musica e voci su versi del poeta il 10 marzo al Teatro Argentina
