(ANSAMed) - BEIRUT, 15 SET - I Mashrou' Leila, il più
popolare gruppo musicale giovanile del Medio Oriente animato da
quattro libanesi e conosciuto in tutto il mondo, sospende le sue
attività dopo quasi 15 anni a causa di ripetute censure subite
dai governi della regione e da continui insulti omofobi ricevuti
in questi anni sui social network.
Lo ha annunciato il leader e cantante della band, Hamed Sinno,
originario di Beirut e che ha ammesso da anni di essere queer.
In una trasmissione radiofonica libanese Sinno ha precisato che
non si tratta di sciogliere definitivamente il gruppo musicale,
nato nel 2008 e composto da Haig Papazian, Carl Gergès et Firas
Abou Fakhr.
"Dopo tutto quello che è successo - ha detto Sinno
riferendosi a numerosi concerti cancellati in Medio Oriente e ai
ripetuti attacchi ricevuti sui social - siamo arrivati a un
punto nel quale ci siamo detti, 'smettiamo per ora e ciascuno
può prendere la direzione che vuole. Poi si vedrà".
Tra gli episodi negativi che hanno maggiormente spinto Sinno
e i suoi compagni a prendere questa decisione ci sono le censure
imposte negli anni passati dai governi libanese, egiziano e
giordano e il suicidio di una ragazza egiziana, Sarah Hejazi:
fan del gruppo e dichiaratasi anch'essa queer, Hejazi è stata
per questo arrestata e torturata nelle carceri egiziane, prima
di ottenere asilo politico in Canada dove si è poi tolta la
vita.
I testi delle canzoni dei Mashrou' Leila non sono
esplicitamente trasgressivi o volgari ma contengono allusioni e
riferimenti a testi religiosi considerati blasfemi sia da
autorità musulmane che da quelle cristiane del Medio Oriente.
Quello che in questi anni ha allarmato le autorità dei vari
paesi è inoltre il fatto che i concerti del gruppo si
trasformano in raduni di massa di giovani attivisti pronti a
contestare il potere definito maschilista e patriarcale, dei
governi mediorientali. (ANSAMed).
Troppe censure e insulti omofobi, i Mashrou' Leila si fermano
La più popolare band Medio Oriente lascia dopo 15 anni