(ANSA) - ROMA, 21 NOV - "Da un paio d'anni siamo in un moto
perpetuo, ed è pazzesco ma anche pericoloso perché la mancanza
di tempo rischia di intaccare il lato artistico". Lo dice
Victoria De Angelis, protagonista assieme ai colleghi Damiano
David, Thomas Raggi ed Ethan Torchio del nuovo numero di Vogue
Italia di dicembre in cui i Maneskin conversano con Alessandro
Michele, direttore creativo della maison Gucci, con scatti
realizzati da Hugo Comte.
"La sovraesposizione, e il lavorare troppo oltre alle proprie
possibilità, - spiega Damiano David - è quello che ha distrutto
le carriere dei migliori artisti delle ultime generazioni.
Quando non riesci più a viverti la tua vita perché da una parte
sei sommerso dalle responsabilità e dall'altra sei divorato
dalla paura di sparire (cosa succede se dico di no
all'intervista, alla tv, al tour), inizi a soffocare. Eviterei
una seconda ondata di musicisti che impazziscono o muoiono gonfi
di medicinali: ci sono tanti buoni artisti, me li terrei in
salute per i prossimi anni!". Sulla differenza di genere
interviene Ethan Torchio: "Ci tengo a dire - dice il cantante -
che nascere con una vagina o con un pene non fa di te né una
donna né un uomo. Mi interessa l'anima delle persone, che non è
maschile o femminile: è semplicemente un'energia". Alessandro
Michele racconta: "Ho capito che devi tenerti stretto chi sei e
dove vai: devi volerti molto bene e devi volere altrettanto bene
a quello che fai. Bisogna - dice - anche imparare a dire molti
no. Siamo esseri umani a cui piace creare mondi: voi immaginate
suoni che non esistono e li mettete insieme, io vedo cose". "I
Maneskin sono un orgoglio del nostro Paese nel mondo. Ma anche,
e soprattutto, quattro ragazzi della porta accanto. In un mondo
di moltissimi like e poche strette di mano, sono spiriti liberi.
Intelligenza e lucidità insieme" aggiunge Francesca Ragazzi,
Head of Editorial Content di Vogue Italia nel suo editoriale.
(ANSA).
Maneskin, "Da 2 anni in moto perpetuo, pazzesco ma pericoloso"
A Vogue anche parità genere, anima persone né maschio né femmina