(ANSA) - BOLOGNA, 30 NOV - Il brano che per anotonomasia e
che più di altri si presta a celebrare il Natale è da sempre il
Messiah di Georg Friedrich Haendel, uno tra i capolavori
assoluti del genere oratoriale. Per le festività ormai prossime
il capolavoro del compositore tedesco, naturalizzato inglese,
verrà presentato per ben due volte nell'arco di una settimana:
l' 1 dicembre dalla Cappella Musicale di Santa Maria dei Servi a
Bologna e il 7 dicembre (entrambi alle 20.
Il brano più celebre dell'oratorio è l'Hallelujah, veloce ed
allegro, potente e gioioso, che conclude la seconda delle tre
parti dell'opera. "Il Messiah - commenta il direttore della
Toscanini, Enrico Onofri - nel raccontare la vita del Cristo,
conduce l'ascoltatore in un viaggio attraverso dimensioni
estreme, dalle sfere più intime alle celestiali e infine al
grandioso: un'opera che ha lasciato un segno profondo, un filo
pressoché ininterrotto tra gli splendori del Settecento e il
nostro tempo". L'edizione bolognese del Messiah vedrà
protagonisti i complessi artistici, orchestra e coro, dei Servi
diretti da Lorenzo Bizzarri con un quartetto di voci composto da
Antonella Colaianni, Gian Luca Pasolini, Eva Macaggi e Alberto
Bianchi. L'edizione parmigiana, in programma all'Aditorium
Paganini, alla Filarmonica Toscanini affianca il Coro
Universitario del Collegio Ghislieri di Pavia e le voci di
Sandrine Piau, Sara Mingardo, Levy Sekgapane e Luca Tittoto.
(ANSA).
L'oratorio il Messiah di Haendel a Bologna e a Parma
L'1 e il 7 dicembre dalla Cappella dei Servi e dalla Toscanini
