(ANSA) - ANCONA, 06 FEB - "Una Traviata che diventa
transgender non è cosa per le scuole ed è stata vietata agli
studenti; i Comuni di Fermo e di Ascoli Piceno hanno deciso di
censurare un'opera premiata per la sua capacità di parlare ai
ragazzi. Una scelta retrograda e incomprensibile: in un mondo in
cui i giovani vedono e parlano di tutto, li si priva della
possibilità di riflettere sulla realtà che li circonda,
abbattendo il muro dei pregiudizi e degli stereotipi".
Che male c'è a raccontare ai ragazzi il valore della differenza
attraverso un diverso approccio all'arte, alla bellezza del
teatro e del suo poter abbattere le barriere?" conclude. Di
parere opposto il Popolo della Famiglia, il cui coordinatore
regionale Fabio Sebastianelli ha paragonato l'operazione a
"mettere i baffi alla Gioconda", assimilandola alla "Cancel
Culture. Purtroppo, si sa, oggi per essere osannati dai media
si deve, per forza, ostentare argomenti Lgbt (Sanremo
insegna)". (ANSA).
Polemica per Traviata transgender a Fermo e Ascoli
Manzi (Pd), grave censura. Pdf, come mettere baffi alla Gioconda