Cultura

Stefano Bollani, 'torno alla mia musica tra disco e tour'

'In tv ce n'è sempre troppo poca'. Esce Blooming per piano solo

Redazione Ansa

"I musicisti suonano nel momento presente. E a me piace essere presente". Stefano Bollani non poteva dunque che battezzare Blooming, in nome della primavera che fiorisce tutt'intorno, dando inizio a un nuovo ciclo vitale, il nuovo disco per piano solo, in uscita domani. "E' stato come aver immaginato un'esplosione di immagini e di suoni, alla base del progetto c'era l'idea di guardare la meraviglia che è la musica da angolazioni diverse".     Quindici tracce, intime e appassionate, in cui il maestro si concede e offre un viaggio tra i tasti del pianoforte con tutta la sapienza e l'entusiasmo per cui è conosciuto in tutto il mondo. "Questi brani sono fioriti nel giardino del mio pianoforte, li ho annaffiati, nutriti e se necessario potati e ora sono qui riuniti in un bouquet che è questo disco - spiega Bollani -. Son fiori molto differenti tra loro, ma nati dallo stesso humus e nello stesso periodo". I primi germogli del viaggio hanno attecchito durante l'esperienza televisiva di Via Dei Matti n. 0, insieme alla moglie Valentina Cenni (che ha sviluppato il progetto grafico dell'album con i disegni di Laura D'Amico), dove i primi brani hanno visto la luce. Dopo l'uscita del disco, il viaggio continuerà live in Italia e con tre date anche all'estero.    
Nella sua musica Bollani mescola i generi, dal jazz fino ai suoni sudamericani nutrendosi di tutte quelle suggestioni e momenti magici che il pianista ha vissuto sui palchi di tutto il mondo. "I brani sono nati durante l'ultimo anno, anche in studio, come esercizio. Volevo sperimentare alcune sonorità brasiliane, argentine. E sono lì, anche nei titoli dei brani", spiega ancora il pianista e maestro, che aggiunge: "Dare i titoli è proprio una delle cose più complicate: io suono e suono, fino a vedere un'immagine cinematografica. E allora lì arriva il titolo". E a proposito di cinema, qualche giorno fa è arrivata anche la candidatura per la miglior canzone ai David di Donatello per Il Pataffio di Francesco Lagi. "E' stata un'occasione ghiotta poter lavorare in un film ambientato in un Medioevo immaginario che parla però di contemporaneità. Mi sono divertito moltissimo e sono molto contento di questa nomination.     La cosa più stimolante per me è stata suonare per la prima volta un clavicembalo vero".     L'uscita di Blooming (distribuito da Sony Music) è anche l'occasione per tornare a suonare dal vivo dopo un periodo di stop. "Ero un bel po' che ero fermo. Dopo la pandemia non ho suonato dal vivo per un anno e mezzo - racconta -. E' stato come se avessi timore a come utilizzare il tempo. Ma suonare rimane sempre il modo per me di portare gioia. Gioia nella musica e gioia nel fare musica". Sul palco, su ogni palco. Anche quello televisivo, dopo ogni tanto si diverte a tornare. "E' un bel modo di fare televisione, siamo una squadra che si protegge. Con Via dei Matti siamo pronti a tornare, anche perché in tv ci sono così pochi programmi che parlano di musica. Morgan? A me è piaciuto. Bisogna sempre ringraziare che ci sia qualcuno competente che ne parli. Ben venga". In questi giorni cadono anche celebrazioni importanti per il Paese come il 25 aprile e il Primo Maggio, che hanno aperto più di una polemica. "Le celebrazioni servono per ricordarci le cose. Se qualcuno non vuole celebrare, va bene lo stesso. Sono dei riti e a me i riti piacciono. Un po' come la messa: io non vado, ma la trovo comunque bella. Se i riti esistono, un motivo c'è: la comunità ci si riconosce".

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