(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Façade di William Walton, a cent'anni
dalla prima rappresentazione, per inaugurare il 9 novembre il
cartellone della musica da camera, la nuova riproposizione di Il
Lago dei Cigni ovvero il Canto il 17 ottobre per la danza e poi
una girandola di concerti, proposte di nuovi modi di ascolto,
debutti, talenti emergenti e grandi ritorni, dai leggendari
Momix al musical trasgressivo - ma oggi non troppo - Rocky
Horror Show che festeggia i suoi 50 anni di vita e riconquista
la scena dopo i trionfi dell' anno scorso. L' Accademia
Filarmonica Romana non si smentisce e per la stagione 2023-2024
il direttore artistico Enrico Dindo ha messo a punto un
calendario di oltre 50 spettacoli destinati al pubblico di ogni
gusto ed età con l' attenzione rivolta alle nuove generazioni.
Ad aprire al Teatro Argentina sarà la composizione di Walton,
opera anticonvenzionale che provocò scandalo nella Londra di un
secolo fa. A rievocarne l' impatto saranno Claudio 'Greg'
Gregori e Carlotta Proietti con il Syntax Ensemble diretto da
Pasquale Corrado. Il 30 novembre - nella giornata contro la
violenza alle donne - andrà in scena 'Io, Anna Dostoevskaja', su
testo di Maddalena Maggi con Mariangela Vacatello al pianoforte
in brani di Rachmaninov, per rievocare la vicenda della giovane
che nel 1860 trovò l' indipendenza cominciando a lavorare per il
grande scrittore e poi restandogli accanto per tutta la vita. La
danza al Teatro Olimpico vedrà Il lago dei cigni con un seguito
nel Canto del cigno di Cechov, riallestimento della coreografia
del 2014 di Fabrizio Monteverde per il Balletto di Roma. Back to
Momix, dal 7 al 19 novembre, riporta alla ribalta la compagnia
di Moses Pendleton, da 40 anni legata alla Filarmonica. Alla
versione più contemporanea e all'avanguardia del celebre Lo
Schiaccianoci seguirà a gennaio Cenerentola, balletto in due
atti di Luciano Cannito, per chiudere, a marzo, con la
carrellata di classici della canzone romana di 'Semo o nun
semo'' di Nicola Piovani con Carlotta Proietti, Massimo
Wertmuller, Donatella Pademiglio e Pino Ingrosso. (ANSA).
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