Dopo gli album Notti Brave e Coraggio, stavolta niente giochi di parole con il suo nome (d'arte e all'anagrafe). Carl Brave (Carlo Luigi Coraggio) torna con il suo terzo lavoro discografico dal titolo Migrazione (s.
"Sono nato e vissuto qui. Per me è normale parlare e raccontare la mia città, quello che vivo e sento: è una grande fonte d'ispirazione mi viene naturale", spiega ancora all'ANSA. Carl Brave raccoglie l'eredità di quella scuola romana che continua a mantenersi viva e a rinnovarsi. "I romani stanno facendo tantissimo. Dal rap, al pop, all'indie, anche se io sono contro le etichette, è pieno di artisti romani che valgono, che portano avanti la bandiera della romanità", afferma con orgoglio. E come ogni romano che si rispetti il sogno è uno: esibirsi all'Olimpico. "Certo, ma lo farei solo con le spalle coperte e belle grosse. De core mi ci butterei, ma per ora non è nei programmi". Tornando al disco, a più di due anni dall'ultimo lavoro il producer 34enne riparte dunque da sé e da casa sua, da ciò che è familiare e autentico per raccontare, con uno stile che si apre sempre di più al pop e al cantautorato, un viaggio ricco di storie. "Ho chiamato questo disco Migrazione per due motivi. Il primo è geografico: l'ho realizzato in circa due anni in giro per il mondo, partendo da Roma e migrando a Marrakech, Lisbona, Tokyo, Madrid. In ogni città ho 'acchittato' uno studio e chiamato musicisti del posto. Quando sono tornato a casa ho tirato fuori un sound nuovo, che era la summa di tanti sound diversi". E da qui arriva il secondo motivo: "il percorso che ho fatto attraversando vari stili. La mia evoluzione artistica. Né migliore, né peggiore, semplicemente diversa". Carl Brave, che vanta 40 dischi di Platino, porterà Migrazione in tour nei festival estivi a partire dal 23 giugno da Bologna. "Sto lavorando alla scaletta, che è sempre la parte più difficile". Una canzone da non lasciare fuori, l'Albachiara di Carl Brave? "No, no. Non scherziamo. Non ce l'ho un'Albachiara. Vasco è Vasco. Io sono un suo superfan. Ho consumato i suoi dischi e la mia preferita in assoluto è Colpa d'Alfredo. Mi piacerebbe avere una canzone così riconoscibile, ne ho un po' che mi chiedono come Malibu o Polaroid, ma una così è insuperabile".
Carl Brave, riparto da me e dalla mia Roma
Esce l'album Migrazione. "L'Olimpico? Solo con le spalle grosse"