(di Francesco De Filippo)
(ANSA) - ROMA, 19 LUG - Forse soltanto un altro "grande
vecchio" poteva ricordare e commemorare il "grande vecchio"
Andrea Camilleri: Enrico Rava, uno dei più grandi jazzisti
italiani. A distanza di due giorni dal quarto anniversario della
morte dello scrittore, al Fondo Camilleri, si è fatta una scelta
di gusto e di passione, ricordarlo attraverso un lato meno
conosciuto, l'amore per il jazz (testimoniato da una ricca
collezione di dischi dell'epoca). Titolo dell'incontro è stato,
non a caso, "Pensieri in musica. Camilleri e il suo jazz",
coordinato dal giornalista Roberto Mastroianni conduttore anni
fa di una seguita rubrica di jazz in Rai. A seguire, le letture
di Alberto Melone e della nipote di Camilleri, Alessandra
Mortelliti.
Rava, classe 1939, triestino per sbaglio, di famiglia
piemontese, ha raccontato il primo incontro con Camilleri che
amava come scrittore e poi gli altri che seguirono, segnati
dalla comune passione per la musica, e non solo. Nel 2003 circa
Camilleri lesse un suo testo sul tempo a Rava e a un giovane
Stefano Bollani. Intorno al 2007 Rava con l'attore Marco Baliani
mise in scena Requiem per Chris, soggetto inedito di Camilleri
(per un film che non sarebbe mai stato realizzato): una storia
siciliana che si conclude in una New Orleans segnata dalla
catastrofe dell'uragano Katrina. Nella città che mantiene,
nonostante la tragedia, il fascino della tradizione musicale,
Chris Lamartine (Rava stesso?), incarna le origini e la storia
del jazz afro-americano. "L'abbiamo inaugurato questo lavoro a
Parma con Bagliani - ha specificato il trombettista - l'ultima
volta è stata invece messa in scena al Festival di Ravello".
L'appuntamento è stato l'occasione per Rava di ricordare
alcune tappe fondamentali nell'evoluzione del jazz degli ultimi
decenni. Tra Ornette Coleman, Miles Davis e altri grandi del
jazz, a lungo si è parlato (e si è ascoltato) Sweet Georgia
Brown di Django Reinhardt.
"Ho cominciato a sette anni a interessarmi al jazz, ed ero un
disastro perché non facevo altro che ascoltare jazz tutto il
giorno", ha ricordato Rava e, parlando di Camilleri: "Quando
l'ho incontrato per la prima volta, sapevo che anche lui era
appassionato di jazz", ed è stata subito sintonia. (ANSA).
A commemorare Camilleri sono il jazz e il suo interprete Rava
Per il 4/o anniversario dalla morte un inedito incontro al Fondo