Cultura

San Carlo, designato Fuortes ma la Regione si astiene

Manfredi: "È un grande manager". La parola a Sangiuliano

Redazione Ansa

Rispettate le previsioni: Carlo Fuortes è stato indicato quale nuovo sovrintendente del Teatro di San Carlo dal Consiglio d'indirizzo e la proposta è stata inviata al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, per la nomina. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nella sua qualità di presidente della Fondazione del Teatro, dopo una riunione nella sede del lirico durata poco meno di un'ora. Ma non c'è stata l'unanimità auspicata: astenuto, infatti, il rappresentante della Regione Campania che chiede "discontinuità gestionale-amministrativa" pur ritenendo quello del manager romano, ex Ad Rai e sovrintendente dell'Opera di Roma, un profilo di alto livello e manifestando "apprezzamento per le qualità professionali di cui Fuortes ha ampiamente dato prova nel suo lungo percorso e in molteplici prestigiosi incarichi". "Abbiamo indicato Fuortes come futuro sovrintendente, ho raccolto la sua disponibilità, ha accettato con grande piacere - spiega con soddisfazione Manfredi - rimettiamo ora al ministro la decisione. Fuortes è un grande manager d'esperienza. Partiamo già da una situazione positiva, ora il salto di qualità". Decaduto il 'pensionato' Lissner dal 1 giugno - per effetto del decreto varato dal governo e al centro delle polemiche dell'opposizione, che ha puntato il dito contro una norma ritenuta ad hoc per fare spazio al nuovo vertice Rai - che tempi si prevedono per aprire questo nuovo capitolo? "Ci auguriamo tempi molto brevi perché l'auspicio del CdI è che Fuortes possa cominciare la sua attività il primo di settembre, c'è una fase contrattuale che cureremo ad agosto. Per l'inizio della stagione vogliamo un sovrintendente pienamente operativo e legittimato". Cosa si aspetta Manfredi dall'era Fuortes? "Che continui la qualità artistica di grande livello di Lissner, ma che però venga potenziata la parte gestionale e organizzativa. Il San Carlo non può basarsi solo sul finanziamento pubblico, ma anche su sponsor privati come avviene nei grandi teatri del mondo". L'astensione del rappresentante della Regione Campania Riccardo Realfonzo (che non ha votato a suo tempo neppure il bilancio) è spiegata in un comunicato dell'ente, nel quale si insiste sulla necessità di una svolta nella gestione del Teatro rispetto al passato: al centro della questione incarichi dirigenziali che avrebbero generato extracosti ma non solo. La richiesta è quella di una "secca discontinuità". Il rappresentante della Regione sarà dunque "ben lieto di sostenere l'azione del nuovo sovrintendente una volta che, ascoltate le sue dichiarazioni programmatiche, dovesse risultare evidente la volontà di dare seguito a una gestione diversa dal passato, trasparente, efficiente e pienamente rispettosa delle prescrizioni dello Statuto della Fondazione".

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