Cultura

Il successo della Playtoy Orchestra, che suona con i giocattoli

La band ora pensa alle scuole e a un progetto con Bontempi

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 28 LUG - La loro singolare esperienza presto potrebbe tradursi in un progetto più ampio con la Bontempi per una musichetta pubblicitaria e per una linea di giocattoli musicali, senza dimenticare i bambini con la realizzazione di laboratori didattici nelle scuole per avvicinarli alla musica.
    Sono i prossimi obiettivi della 'Playtoy Orchestra', l'ensemble guidato da Fabrizio Cusani, 53 anni, che per primo ha proposto musica, per adulti e bambini, suonando esclusivamente giocattoli che emettono suoni. Dopo recenti nuove tappe all'estero e incontri in Italia, oggi la band di 7 elementi si esibisce a Vitulano, il paese sannita dove nacque nel 2001.
    Un improbabile esperimento, quello di 22 anni fa, come lo definisce Cusani, ma che poi ha avuto successo: "Stiamo ricevendo nuovi inviti per manifestazioni in Italia e all'estero - spiega all'ANSA - dopo l'esperienza britannica nel regno della beatlesmania, al 'Palladium', la partecipazione al 'Britan's got talent', ma anche agli eventi al teatro di Ferrara e al Trianon a Napoli, ci stiamo organizzando per il Romania Got Talent, l'Espana Got Talent, kermesse negli Emirati Arabi, in Cina".
    Oltre a Cusani (direzione e giocattoli), la band è composta da Gianpasquale Cusano (percussioni giocattolo), Jacopo Cerulo (pianola Bontempi), Rocco Calò (fisarmonichetta di plastica), Giuseppe Caruso (batteria di 30 centimetri), Gioele Cerulo (chitarrista/basso), Saverio Coletta (pianino di Charlie Brown).
    "Facciamo musica con i giocattoli, per avvicinare le persone ad un mondo, specie quello della musica classica, che può risultare difficile, colto ma che può essere semplice come un giocattolo" afferma Cusani. Suonano musicisti professionisti con tastierine, piccole batterie e xilofoni, chitarrine giocattolo. La più grande difficoltà è suonare fisarmonichette che perdono i tasti, piccole pianole che non hanno polifonia: "Puoi suonare un tasto per volta, massimo due, il terzo non suona - spiega l'artista - quindi ciascuno deve fare la sua piccola parte integrandosi perfettamente con i suoni degli altri". L'ensemble si è esibito dai grandi classici della musica colta alle colonne sonore fino al samba passando per l'esecuzione di 'Bohemian Rhapsody' dei Queen. (ANSA).
   

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