Cultura

Martijn Dendievel dirige l'Orchestra del Comunale di Bologna

Il 28 settembre in musiche di Korngold e Richard Strauss

Martijn Dendievel dirige l'Orchestra del Comunale di Bologna

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 26 SET - Dopo la pausa estiva e in mezzo alle trasferte parmigiane al Festival Verdi, l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna riprende l'attività casalinga il 28 settembre alle 20.30 all'Auditorium Manzoni con un concerto diretto da Martijn Dendievel. Dendievel sarà nuovamente protagonista sul podio nel maggio 2024 per dirigere Don Giovanni (anche questa firmato dal regista Alessandro Talevi) che prosegue il ciclo della celebre trilogia di Mozart e Da Ponte.
    Nel programma di giovedì prossimo, Dendievel, vincitore del "Deutscher Dirigentenpreis" 2021, affronterà una pagina giovanile di Richard Strauss composta nel 1886 a 22 anni, "Aus Italien" Op.16, preceduta da un brano di metà Novecento come la Sinfonia in fa diesis maggiore Op. 40 di Erich Wolfgang Korngold. Accostato soprattutto al mondo del cinema per il suo lavoro come autore di colonne sonore a Hollywood, dove si rifugiò, in quanto di origini ebraiche, scappando da Vienna con l'avvento del nazismo, Korngold venne trattato con un certo snobismo dall'ambiente musicale più sofisticato sia nel Nuovo che nel Vecchio continente. Non bastò al compositore di "Die tote Stadt" (La città morta) l'essere definito "genio" da Mahler, Puccini e Strauss per trovare consenso e comprensione: anche la Sinfonia in fa diesis maggiore, completata nel 1952 con dedica al presidente americano Roosevelt, fu infatti accolta malamente. Sorte simile toccò al finale di Aus Italien, intitolato da Strauss Scene di vita napoletana, che venne contestato alla prima esecuzione a Monaco di Baviera nel 1887.
    Il compositore aveva utilizzato in questo movimento il tema della canzone di Luigi Denza Funiculì funiculà, che gli aveva anche procurato una causa con l'autore. Aus Italien, che racconta il viaggio in Italia di Strauss, "è fatta di sensazioni evocate dalla vista delle magnifiche bellezze naturali di Roma e Napoli, e non è la loro descrizione. La nostra arte - ricordare Strauss - è quella dell'espressione". (ANSA).
   

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