Cultura

Metropolis con la colonna sonora live di Edison Studio

Il 30 novembre a Roma per il Festival di Nuova Consonanza

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 28 NOV - La musica come espansione di uno dei capolavori del cinema muto. Così il collettivo di compositori esecutori Edison Studio spiega la nuova colonna sonora elettroacustica di Metropolis che eseguiranno dal vivo il 30 novembre a Roma, all'Auditorium Parco della Musica per il 60/o Festival Nuova Consonanza.
    La pellicola di Fritz Lang del 1927 è presentata nella sua versione più completa mai ritrovata, frutto di un lavoro raffinato di restauro del laboratorio Alpha-Omega Digital GmbH di Monaco di Baviera, portato a termine nel 2010. Considerato il capolavoro del regista, Metropolis è annoverato tra le opere simbolo del cinema espressionista, ed è universalmente riconosciuto come modello di gran parte del cinema di fantascienza moderno, come Blade Runner e Matrix.
    Nella composizione di Edison Studio - formato da Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Alessandro Cipriani, Vincenzo Core, Andrea Veneri - interagiscono suoni vocalici, suoni strumentali, meccanici ed elettronici e suoni d'ambiente: creati ad hoc, ma anche attinti da fonti sonore prese in prestito dalla natura e dalla storia della musica, portando sulla scena strumenti acustici, tradizionali e non, oggetti, strumenti informatici, orchestrati e trasformati dal vivo con le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie e con le tecniche di diffusione del suono delle colonne sonore del cinema contemporaneo.
    "Il carattere futuristico e visionario del film di Fritz Lang si presta perfettamente al nostro lavoro creativo - spiegano i musicisti -, basato sulla ricerca e sperimentazione di sonorità possibili e 'impossibili' che nascono dall'interazione creativa con il film". La musica per Metropolis - aggiungono - non si uniforma completamente al film per esserne meramente al suo servizio. Piuttosto, pur nel rispetto delle intenzioni del regista e dello sceneggiatore, aspira ad esserne un'espansione.
    Il ritmo delle immagini diventa così musicale a sua volta, reinventandone il tempo audiovisivo e mettendone in luce spazi e tempi altrimenti nascosti. La colonna sonora è intesa quindi come un tutt'uno, in cui anche i materiali extra-musicali, quelli che riduttivamente si potrebbero definire effetti sonori, sono parte integrante della musica". (ANSA).
   

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