Cultura

Umbria Jazz Winter, a Orvieto la 30/a edizione

La manifestazione in programma dal 28 dicembre al primo gennaio

Umbria Jazz Winter, a Orvieto la 30/a edizione

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 07 DIC - Umbria Jazz Winter compie 30 anni: la prossima edizione è in programma a Orvieto dal 28 dicembre al primo gennaio. Nel 1993 Umbria Jazz - ricorda il festival - viveva una fase di grande crescita. Orvieto fu la città scelta, per molti motivi che vanno dalla bellezza del suo centro storico alla disponibilità di location adeguate. "Decisivi furono però l'entusiasmo degli orvietani, dalle istituzioni locali al mondo del commercio, e, come sempre, il sostegno della Regione". Il festival si svolge in luoghi chiusi: da qui la scelta di programmi curiosi, colti ma non elitari. Con il tempo si è aggiunta un'apertura più decisa alla sua vocazione turistica con i veglioni di fine anno e la performance dei cori Gospel nel duomo il pomeriggio di Capodanno. In programma, quest'anno, 120-140 ore di musica; 79 eventi con circa 140 artisti. Si comincia alle 11.30 con la Street parade dei Funk Off e si finisce alle ore piccole. In cartellone, fra l'altro, una nuova produzione originale del festival con la Umbria Jazz Orchestra, Joe Lovano, arrangiamenti e orchestrazioni di Michael Gibbs e la partecipazione di Steve Wilson, Peter Washington e Lewis Nash. Il capitolo omaggi comprende lo spettacolo Viva/De André, a cura di Luigi Viva, con ospite Danilo Rea; We Wonder, dedicato a Stevie Wonder con il quartetto di Fabrizio Bosso con ospite speciale Nico Gori, sax e clarinetto; Dear Dexter, quintetto con Piero Odorici, in memoria di Dexter Gordon.
    Una delle star del festival è Cécile McLorin Salvant. Si potranno anche ascoltare, fra gli altri, Tarantino, Fortner, Nakamura e Ogawa, ovvero il quartetto di Alexa Tarantino, sassofonista in grande ascesa. Enrico Rava torna alla testa di un quintetto, i Fearless Five. Poi Alessandro Lanzoni e Francesco Cafiso, Ray Gelato & The Giants, Olivia Trummer. Una fotografia in bianco e nero della musica americana delle radici è la mission degli Sticky Bones. E torna in Umbria anche il Virginia State Gospel Choir. "Abbiamo fatto tutto il possibile - ha spiegato Gian Luca Laurenzi, presidente della Fondazione Umbria Jazz - in condizioni non facili, per celebrare al meglio il trentesimo anniversario di Umbria Jazz Winter. Pensiamo di esserci riusciti". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it