(ANSA) - BOLOGNA, 13 FEB - Una serata a ingresso gratuito, lo
stesso giorno alla stessa ora, nel decennale della sua
scomparsa: così numerosi club storici italiani, dal Locomotiv di
Bologna all'Hiroshima Mon Amour di Torino, dal Monk di Roma
all'Arci Bellezza di Milano, hanno ricordato ieri sera Roberto
'Freak' Antoni, cantautore, scrittore, attore, poeta, artista
performativo e molto altro, per 35 anni (fino al 2012) voce e
anima degli Skiantos e creatore del "rock demenziale", morto a
poche settimane dal sessantesimo compleanno all'hospice di
Bentivoglio (Bologna) dopo una lunga malattia. Per una sera -
all'insegna di 'Largo all'avanguardia' - tante persone che hanno
avuto scambi con lui hanno raccontato, suonato, recitato,
"portato un qualcosa che avevano lì da dieci anni ed era il
momento di condividerlo, di rimetterlo in circolo", come hanno
detto i suoi amici.
"Wiva Freak Antoni un genio del rock italiano!", scriveva
dieci anni fa Vasco Rossi su Facebook. "Un ribelle pacifico,
amante dell'arte, soprattutto dei suoi Skiantos e dei suoi
Beatles", lo tratteggia la figlia Margherita Antoni. Da Vinicio
Capossela a Omar Pedrini, importanti nomi della musica hanno
reso onore a quel figlio di una stagione il cui immaginario
aveva contribuito a costruire (insieme ad esempio ad Andrea
Pazienza e Piervittorio Tondelli), cantando distorto, quello che
alcuni disegnavano e altri scrivevano. Dal primo singolo
'Karabigniere blues' a 'Mi piaccion le sbarbine', dall'Lp 'Non
c'è gusto in Italia ad essere intelligenti' a un libro cult come
'Stagioni del rock demenziale', la carriera di Freak Antoni si è
sviluppata tra provocazione e ironia. A Bologna lo ricorda da
alcuni anni anche una statua, voluta dall'associazione We love
Freak, nel giardino John Klemen. (ANSA).
'Largo all'avanguardia', i club nel ricordo di Freak Antoni
Una serata nel decennale della morte del leader degli Skiantos