Cultura

Trame sonore a Mantova, 'la classica proiettata verso il futuro'

Carlo Fabiano: "Qui un'esperienza unica di offerta e fruizione"

Redazione Ansa

"A Mantova possiamo trovare tutte le ragioni per cui vale la pena di conservare la musica da camera, ma anche per considerarla assolutamente proiettata verso il futuro". Carlo Fabiano, violinista e direttore artistico del Festival Trame Sonore, spiega così perché la città dei Gonzaga si propone dal 29 maggio al 2 giugno come una Woodstock della classica con 140 concerti e 250 artisti. "Considerando la sua natura divulgativa - dice all'ANSA - sarà un festival che si propone di rendere la musica colta ancora più a portata di mano, semplice da capire e frequentare". The Mantova music experience è lo slogan coniato per questa dodicesima edizione che nelle intenzioni dei promotori vuole rimarcare appunto la sua unicità di offerta e fruizione. "Restano fermi i punti cardine - osserva -: la qualità stratosferica dei musicisti che partecipano e le modalità innovative del festival che scardina totalmente le ritualità della musica classica, con artisti che si esibiscono in blu jeans, concerti brevi e senza programmi di sala, in una sconfinata rete di salotti che si crea in città per riportare la musica da camera nella sua più naturale a autentica dimensione". L'orchestra da Camera di Mantova, fondata da Fabiano nel 1981, è come sempre il cuore pulsante della manifestazione. "L'ospite d' onore - ricorda il direttore artistico - sarà Alfred Brendel, 94 anni, una colonna portante, riferimento planetario della musica del secolo scorso. Il pianista Alexander Lonquich sarà l'artista residente e l'ospite speciale il violoncellista Giovanni Sollima". Perché un appassionato di questo repertorio dovrebbe venire a Mantova? "Chi mai ha avuto il dubbio che questo linguaggio potesse vivere un momento di decadenza qui potrà ricredersi. Si troverà in un contesto immersivo non solo dal punto di vista artistico, ma in quello che io definisco un 'dibattito senza parole' con una serie di colleghi per la salvaguardia di questa arte tra musicisti, operatori e appassionati che si confrontano su come portare questa arte verso il futuro e affrontare i grandi cambiamenti ai quali anche la fruizione della musica è sottoposta". Trame Sonore è stato considerato il più grande happening europeo di musica da camera. "Il concentrato di bellezza e musica offerto da Mantova crea davvero una situazione assolutamente unica nel suo genere per qualità, dimensioni e metodologia dell' offerta musicale. Non siamo gli unici o i più bravi e non vogliamo ostentare quello che non siamo, ma valorizzare l' esistente e la particolarità di questo festival". I musicisti - dai talenti affermati alle celebrità della scena come, ad esempio, Martha Argerich l'anno scorso - scelgono di partecipare a Trame Sonore con la sola contropartita di viaggio, vitto e alloggio. È cambiato qualcosa? "Si è rafforzata la convinzione che dovremo trovare delle soluzioni. Cerchiamo con ancora più determinazione qualcuno che ci aiuti a sostenere questo unico progetto culturale europeo per arriva a una forma di compenso per gli artisti". I concerti si snoderanno per 16 ore al giorno, con sovrapposizioni che spesso costringono il pubblico a fare una scelta, in 30 luoghi di grande suggestione da Palazzo Ducale a Palazzo Te, Palazzo Castiglioni, la Rotonda di S. Lorenzo, il magnifico Teatro Bibiena, la Basilica di Santa Barbara (che conserva l' organo suonato da Claudio Monteverdi), Palazzo D'Arco, la Biblioteca Teresiana, e in dimore storiche private, piazze, vicoli e chiostri. Tra le 12 trame del Festival, anche quest'anno ci sarà la sezione per i più giovani "vietata ai maggiori di 35 anni" che proporrà anche una serie di brani pensati per essere ballati. Come è ormai tradizione, nei giorni del Festival la buonanotte con l'offerta di un drink o una tisana 'corretta' è alla Rotonda di San Lorenzo dopo l'ultimo appuntamento con la musica.

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