Cultura

Festa della musica in 800 città, anche in carcere e ospedale

Tosca, felice promuovere questa musica "mangiata" dal mainstream

Redazione Ansa

 "Ben 748 città iscritte (erano meno di 400 nel 2020 e l'anno scorso 850), 901 realtà organizzative, 21mila operatori e tecnici, 18mila artisti ma aumenteranno ancora". A dare i numeri della Festa della Musica del 21 giugno, giunta alla 30/a edizione e dedicata quest'anno alle bande musicali con Tosca orgogliosa testimonial (su www.festadellamusicaitalia.it tutti gli appuntamenti), è Marco Staccioli, presidente dell'Associazione italiana per la promozione dell'evento. "Sono dei numeri che ci fanno un piacere immenso - aggiunge - perché lavoriamo tutto l'anno per organizzare l'edizione successiva con pochissimi mezzi e pochissimo personale. Inoltre questa trentesima edizione arriva veramente inaspettata dato che si trattava di un'iniziativa nata per caso. Una festa orizzontale ma che crea lavoro".
"Sarà davvero una grande festa della musica in tutta Italia - spiega il coordinatore Paolo Masini - con più di 320 corali e bande ovunque, anche quelle militari. Insomma è il sistema Italia che si mette a disposizione: dal ministero di Grazia e Giustizia che farà i concerti nelle carceri al quello dello Salute con la musica negli ospedali. E poi tantissima gente comune che si mette a disposizione in circa 9mila eventi in tanti luoghi come teatri e aeroporti. Abbiamo scelto di intitolarla alle bande, anche perché da esse nascono spesso grandi artisti. Penso a Paolo Fresu che dice sempre che ha cominciato grazie all'orchestra del suo paese".
"Sono felice di fare da testimonial a questo evento bellissimo che protegge e preserva un certo tipo di musica che in questo momento storico è "mangiata" dal mainstream, dai grandi numeri, dagli stadi e dalle aspettative per cui vediamo che molti ragazzi smetteno di fare questo mestiere. E non si capisce che non è un sistema proprio sano" dice Tosca.
"Il bellissimo slogan "La prima orchestra siamo noi" che è un motto che ci ha ispirato il maestro Riccardo Muti perché lui spiega che le bande anche nella sua formazione musicae sono state fondamentali perché sono state il primo contatto con la musica e questo aspetto è fondamentale per molte persone. Muti dice che 'sono la prima orchestra, insegnano a fare armonia, a muoversi all'ìunisono, a fare insieme'" ha detto il sottosegretario di Stato alla Cultura Gianmarco Mazzi.
"La musica - ricorda ancora Mazzi - è anche economia. Nel 2023, dati Siae, sono stati staccati oltre 24 milioni di biglietti per concerti e il mercato discografico ha registrato una crescita del 18.8%, segno di un evidente vitalità del settore in Italia che mette a segno una delle percentuali di crescita più alte del mondo e si posiziona come terzo mercato dell'Ue, raggiungendo il miglior risultato di sempre".
Massimo Pronio, responsabile comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, dopo aver fatto notare come gli stranieri siano sempre molto affascinati dalla nostra musica all'aperto, dalle bande, dai paesini e dai piccoli concerti, ricorda i tanti strumenti messi in campo per la valorizzazione delle industrie cutlurali "tra cui cui il programma Europa Creativa, il più grande investimento di tutti i tempi per il settore: 2,44 miliardi di euro per il periodo 2021-27". Infine Michele Sciscioli, capo dipartimento delle Politiche Giovanili, ha ricordato l'impegno in favore dei giovani: "Siamo contenti che in questa iniziativa siano coinvolti tanti Under 35, che sono quelli che hanno sofferto maggiormente durante il periodo del Covid". 
   

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