(ANSA) - TORINO, 05 AGO - "Per piangere c'è tempo, per
piangere c'è sempre tempo". Massimo Cotto al suo funerale non
voleva lacrime, non voleva vestiti neri e voleva donne con i
tacchi alti.
Cotto era nato a Asti il 20 maggio del 1962, stella del
basket in gioventù, a 16 anni sente il richiamo della radio e
inizia a fare il dj. Da lì parte la sua carriera che lo porta ai
microfoni anche di Virgin Radio, oltre a raccontare il rock e la
musica in numerosi articoli, libri o pubblicazioni. Padre della
manifestazione "Asti Musica" è stato anche assessore comunale
alla Cultura dal 2012 al 2017.
"Sembra una festa, perché qui c'è la gioia che hai saputo
trasmettere nella tua vita" dice l'officiante durante l'omelia.
L'Alleluia è suonata sulle note di Born to run, sulla bara c'è
anche una chitarra elettrica fatta di fiori come omaggio di
Virgin radio, oltre a una sciarpa del Torino, sua grande
passione calcistica. Tra gli altri a dare l'estremo saluto a
Cotto ci sono anche Piero Pelù, Francesco Renga, Omar Pedrini e
Joe dei La Crus.
Massimo Cotto è morto nella notte tra giovedì 1 e venerdì 2
agosto, dopo quasi un mese in rianimazione all'ospedale Cardinal
Massaia di Asti. Lascia la moglie Chiara Buratti e il figlio
Fransceco di 17 anni. (ANSA).
'Per piangere c'è sempre tempo', i funerali di Cotto ad Asti
Una chitarra di fiori per il dj e scrittore