Cultura

Dedicato al Portogallo il Festival delle Nazioni

Dall'Umbria omaggio alla 'rivoluzione dei garofani'

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DI CASTELLO (PERUGIA), 19 AGO - E' dedicata al Portogallo la 57/a edizione del Festival delle Nazioni al via a Città di Castello il 26 agosto nell'alto Tevere umbro fino a 6 settembre. L'inaugurazione è affidata a Alexander Gadjiev, giovane e celebre pianista goriziano.
    Gli organizzatori della rassegna - presentata a Città di Castello - spiegano che la Repubblica portoghese si pone a conclusione di una precisa idea progettuale avviata tre anni fa, ovvero "la ricerca del rapporto, della fitta trama culturale che si intreccia tra Stati colonizzatori e colonizzati, con un continuo rimando tra ciò che si radica nel territorio e ciò che il territorio 'invaso' restituisce e irradia a lungo raggio.
    Un doveroso omaggio sarà reso ai cinquant'anni della Rivoluzione dei Garofani, avvenuta il 25 aprile 1975". "Questa svolta epocale per la Repubblica portoghese - aggiungono - è stato uno dei principali motivi ispiratori delle scelte artistiche, considerando il forte impatto che l'avvenimento ha avuto sul tessuto politico, sociale e culturale del Paese".
    "La 57/a edizione del Festival delle Nazioni porterà nella nostra città musica e tradizioni di una nazione legata al nostro territorio per molti motivi, uno tra i quali quello turistico e religioso; il cammino portoghese che porta a Santiago attraversa la nazione come il cammino Francescano attraversa la nostra vallata" hanno spiegato il sindaco Luca Secondi e l'assessore alla Cultura, Michela Botteghi. "E la musica portoghese - hanno aggiunto - si diffonderà fra alcuni dei luoghi simbolo della nostra città, come l'auditorium San Giovanni Decollato e la chiesa di San Domenico, per poi andare in luoghi altrettanto suggestivi delle città limitrofe del comprensorio umbro-toscano, coinvolgendo parte del mondo culturale cittadino".
    Il manifesto programmatico del Festival delle Nazioni si sviluppa toccando i grandi periodi della storia della musica, della cultura e della storia sociale del Portogallo; un paesaggio artistico disegnato lungo quattro secoli che dal Barocco arriva ai nostri giorni, dove si susseguiranno artisti di chiara fama, formazioni prestigiose e programmi dalle impaginazioni originali e variegate, molti dei quali giungono per la prima volta in Italia o sono nuove produzioni del Festival". (ANSA).
   

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