Cultura

L'organo di San Michele in Bosco a Bologna compie 500 anni

Concerto il 20 settembre con Catalina Vicens

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 18 SET - L'organo della chiesa di San Michele in Bosco a Bologna festeggia cinquecento anni: si tratta di uno strumento a canne di grandissimo pregio costruito dal 1524 al 1526 dall'organaro bresciano Giovanni Battista Facchetti, uno dei più importanti dell'epoca attivo fin dal 1475, soprattutto nel Nord Italia. Lo strumento è inserito in un'elegante cassa dorata intagliata dall'olivetano Fra' Raffaele da Brescia. E dunque, per questo importante anniversario è stata chiamata una delle massime specialiste del genere, la clavicembalista e organista cilena Catalina Vicens, appena rientrata da una tournée di cinque concerti in Norvegia, che lo farà suonare il 20 settembre alle 19.
    Per l'occasione, Catalina Vicens, musicista molto conosciuta a Bologna per ricoprire dal 2021 la carica di Conservatrice del Museo di San Colombano / Collezione Tagliavini, eseguirà musiche di compositori spagnoli e italiani come Marc'Antonio Cavazzoni da Bologna (con brani scritti proprio nel periodo della creazione dell'organo), di Antonio Cabezon (organista di corte di Carlo V) e di Adriano Banchieri, organista a San Michele in Bosco. Il concerto fa parte della rassegna Vista Paradox - Prospettive culturali, il progetto di archiviozeta pensato per gli spazi dell'ala monumentale dell'Istituto Ortopedico Rizzoli e dell'area di San Michele in Bosco. L'obiettivo è quello di aprire le porte del Rizzoli alla città, una occasione straordinaria per mettere in relazione la cultura umanistica e quella scientifica in uno dei luoghi più belli e storicamente importanti di Bologna. Il progetto prevede quattro eventi gratuiti (prenotazione obbligatoria su www.archiviozeta.eu): dopo il concerto, si prosegue il 22 con un viaggio nella memoria attraverso l'archivio del Rizzoli; il 25 tocca alla poesia di Cristina Campo, per concludere il 27 settembre con una visita sperimentale con l'effetto cannocchiale nel corridoio della manica lunga del Complesso monumentale. (ANSA).
   

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