Una Tosca densa e struggente che ha conquistato il pubblico ha aperto l'era di Daniel Harding alla guida dell'orchestra e del coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il maestro britannico ha inaugurato la sua prima stagione sinfonica da direttore musicale della fondazione capitolina con una versione in forma di concerto del capolavoro pucciniano salutata da dieci minuti di applausi e la standing ovation degli spettatori della sala grande dell'Auditorium Parco della Musica.
Al successo della serata, che si replica il 24 e il 26 ottobre, hanno contribuito l'orchestra in grande spolvero e il cast internazionale di voci in cui hanno spiccato Eleonora Buratto, al debutto italiano con la sua Tosca intensa e appassionata, Ludovic Tézier, davvero notevole nel tratteggiare Scarpia tra perfidia e desiderio, e il Cavaradossi di Jonathan Tetelman, tenore dalla voce potente e brillante appena meno coinvolgente emotivamente. Bella la prova del coro istruito da Andrea Secchi e del Coro di Voci Bianche guidato da Claudia Morelli.
Harding, che non aveva mai affrontato l'opera in tre atti del compositore lucchese su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa tratto dall'omonima pièce del drammaturgo Victorien Sardou, ha scelto il celebre titolo in omaggio al centenario della morte di Puccini e a Roma, teatro del dramma di amore, gelosia e violenza che si consuma tra Sant'Andrea della Valle e Castel Sant'Angelo. Ma è stato anche il modo per seguire la scia del suo predecessore Antonio Pappano che nei 18 anni sul podio dell'orchestra ceciliana ha aperto spesso con titoli del teatro musicale.
Il maestro di Oxford ha guidato l'orchestra esaltando l'aspetto sinfonico di passaggi e sfumature della pietra miliare pucciniana, dalla maestosità del Te Deum ai duetti più emozionanti, come nel finale del secondo atto con la morte di Scarpia.
"Ho preso molto da Falstaff, l'opera che conosco meglio e che ha avuto un'evidente influenza su Puccini, ma anche dalle opere sinfoniche di Richard Strauss. Credo che ci sia anche una connessione diretta tra Puccini e Richard Strauss", ha spiegato.
Tosca rappresenta una novità anche per l'Accademia di Santa Cecilia che non l'aveva mai avuta in cartellone pur avendola incisa due volte, nel 1951 e nel 1959. In questa occasione l'esecuzione è stata registrata da Deutsche Grammophon, primo atto di una collaborazione con la prestigiosa etichetta tedesca.
Puccini compose Tosca tra il 1896 e il 1899 ed era tra il pubblico della prima esecuzione il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi di Roma.
Daniel Harding con l'orchestra e il coro sarà impegnato a Roma anche il 23 ottobre nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura per l'inaugurazione del Festival internazionale di Musica Sacra. (ANSA).
Tosca densa e struggente, Harding conquista Santa Cecilia
Apertura di stagione tra gli applausi per cantanti e orchestra