(ANSA) - ROMA, 23 OTT - Con lo slogan "1000 canzoni in
tasca", il 23 ottobre del 2001 Steve Jobs lanciò l'iPod. Il
lettore di canzoni insieme ad iTunes ha cambiato completamente
il panorama dell'industria di settore e all'informatica aprendo
la strada alla musica liquida e allo streaming.
"La musica è una parte della vita di tutti - spiegò Jobs -. E
poiché è una parte della vita di tutti, c'è un grande mercato in
tutto il mondo". L'iPod, considerato il frutto del genio
visionario del fondatore della Mela, ha però diversi papà. Tra
cui Jon Rubinstein, responsabile della divisione ingegneria
hardware di Apple che convinse Jobs che esisteva la tecnologia
per costruire un lettore musicale portatile. Ma anche il
direttore del progetto Tony Fadell e Phil Schiller, responsabile
marketing di Apple. L'idea vincente fu anche quella della 'click
well', cioè la rotella a scorrimento per navigare tra menu,
playlist, e canzoni. Riguardo al nome, iPod, si deve al
copywriter freelance francese Vinnie Chieco il quale fu ispirato
dalla frase 'Open the pod bay doors, Hal' del film 2001: Odissea
nello spazio di Stanley Kubrick.
Dopo il walkman degli anni Ottanta, l'iPod ha contribuito a
rivoluzionare la fruizione musicale da passeggio. A dare una
ulteriore svolta il lancio dell'iPhone nel 2007, che combinava
telefono e lettore musicale in un unico gadget: ha segnato una
nuova era per la telefonia ma anche l'inizio della fine non solo
per l'iPod ma pure per gli altri lettori Mp3.
Una ulteriore svolta è arrivata successivamente con lo
streaming che ha superato le vendite di dischi fisici e i
download digitali: invece di dover comprare le singole canzoni
servizi come Spotify, Amazon Music e la stessa Apple Music
consentono di scegliere in ogni momento tra un catalogo di
milioni di brani, in cambio del pagamento di un abbonamento
mensile ma anche senza abbonamento e con la pubblicità. (ANSA).
Con mille canzoni in tasca l'iPod cambiò la musica, 23 anni fa
Ha aperto la strada allo streaming, dal 2022 non si produce più