Cultura

Benji & Fede, 'noi come gli Oasis in nome dell'amicizia'

Dopo l'addio durato 4 anni, il duo pubblica nuovo album Rewind

Redazione Ansa

Nel 2020 le loro strade si sono separate. Divergenze lavorative, stress emotivo, sovraesposizione, voglia di intraprendere carriere soliste: sono alcuni dei motivi alla base della decisione di Benji & Fede, il duo da 1 miliardo di streaming, di dirsi addio dopo un successo che li ha travolti tra il 2015 e il 2020. Anche l'amicizia che li aveva uniti, sembrava essere stata archiviata. E invece proprio nel nome di quel rapporto che li aveva avvicinati da adolescenti (inizialmente solo a distanza con Benji in Australia per motivi di studio e Fede anella loro Modena) si sono ritrovati. Il risultato è un nuovo album: Rewind, ovvero riavvolgiamo il nastro e ripartiamo.
    "Ripartiamo, con più consapevolezza. Gli anni di separazione ci sono serviti anche per conoscere meglio noi stessi - raccontano i due ex ragazzi, ora giovani uomini che come tanti ad un certo punto non hanno retto più ai ritmi frenetici imposti dal successo e dalla popolarità -, a prenderci cura di ciò che eravamo, a tirar via i detriti. Abbiamo ritrovato un po' di quell'energia di quando abbiamo iniziato a fare musica. E abbiamo cominciato a parlarci davvero e a comunicare". Sono cambiati, hanno fatto pace prima che uno con l'altro, con se stessi, dopo gli eccessi che hanno raccontato in passato.
    "Abbiamo fatto tesoro delle nostre esperienze, sia quelle più positive che quelle più difficili. Senza alcun rimpianto. Tutto è servito per ritrovarci e avere la possibilità di fare questo disco di cui siamo molto orgogliosi. Non ripartiamo da zero, perché il nostro passato esiste, ma abbiamo davanti una pagina tutta bianca da scrivere".
    Con i dovuti distinguo la loro storia ricorda un po' quella dei fratelli Gallagher, con una citazione diretta agli Oasis nel brano che dà il nome al disco ("Solo noi sempre in guerra come gli Oasis"). "Come veri fratelli, anche noi abbiamo i nostri bisticci, ma non siamo arrivati a lanciarci le chitarre. Fede è un ottimo degno erede di Liam - scherza Benji, che sfoggia una t-shirt che pubblicizza il loro ritorno live il 16 novembre al Forum di Assago, altre date c'è da immaginare arriveranno a breve, tra la nuova musica pensata anche e soprattutto per la dimensione live tra pop e funky e la celebrazioni dei vecchi successi -. Io ho un po' di Noel. Loro però sono dei mostri sacri, noi dobbiamo ancora dimostrare tanto".
    Ad aprire l'album, il quinto della loro collaborazione con 12 pezzi che parlano di amicizia, amore, esperienze e crescita, è il brano Rewind, a chiuderlo è Caro Amico (che fa riferimento alla lettera di riappacificazione inviata da Benji ed è il primo brano su cui hanno lavorato), le due canzoni che più di tutte non a caso raccontano di loro stessi, citando neanche troppo velatamente Vasco Rossi nella prima e Lucio Dalla nella seconda.
    "Mostri sacri della musica e sono citazioni loro, ma portate nel nostro mondo", dicono Benji & Fede che rimandano al mittente anche l'accusa di essere tornati insieme solo per fini commerciali, dopo che le loro carriere soliste non hanno avuto il successo sperato. "In realtà è nato tutto in maniera naturale. Non abbiamo avuto l'idea subito di parlare di musica. L'appunto può essere lecito, ma se non ci fosse una reale empatia per noi non lo faremmo. È la chance di dare un futuro al nostro passato e al nostro presente".
    Un futuro che potrebbe passare anche dal festival di Sanremo, in un momento in cui hanno bisogno di farsi "ri"-conoscere dai propri fan. "È sicuramente una ipotesi quella di andare sul palco dell'Ariston. Ci piacerebbe e ci stiamo pensando, se ci verrà data la possibilità di esserci, siamo pronti".
    Benji, di recente, ha voluto anche affrontare con il suo pubblico un problema personale: "Ho scoperto di avere una sindrome autistica ad alto funzionamento. Una diagnosi che mi ha aiutato a dare più senso ad alcune cose che ho vissuto in passato e ad alcuni miei comportamenti. Sono stato molto rigido con me stesso in passato e ora è più facile per me accettarmi.
    Ho voluto renderla pubblica per aiutare chi si può trovare nella mia stessa situazione e non deve vergognarsi".
    Benji & Fede, ieri o oggi? "Senza dubbio oggi. Eravamo dei ragazzi che non avrebbero mai mollato il proprio sogno. Ora siamo sempre quei ragazzi, ma diventati uomini che continuano a non mollare i propri sogni", rispondono i due, all'unisono.
    (ANSA).
   

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