(ANSA) - ROMA, 30 OTT - Una festa della musica all'insegna
delle ibridazioni espressive, stilistiche, culturali e
geografiche con nuovi talenti e star come la sassofonista
americana Lakecia Benjiamin, protagonista del concerto
inaugurale il 1 novembre, e il leggendario chitarrista Pat
Metheny in scena il 4. Il Roma Jazz Festival torna con una
parata di grandi nomi e novità del panorama internazionale e un
cartellone di 23 concerti distribuiti tra l'Auditorium Parco
della Musica "Ennio Morricone", la Casa del jazz e il Monk.
In vista del mezzo secolo di vita, il Roma Jazz Festival
scalda i motori con una programmazione pirotecnica nella quale -
dopo Metheny sul palco da solo con alcuni brani dell'ultimo
album MoonDial e una cavalcata tra le pietre miliari della sua
lunga carriera - spiccano il sassofonista americano Bill Evans
(11 novembre) con la formazione stellare The VansBand All Stars,
in cui militano il grande Gary Husband e Felix Pastorius, figlio
del mitico Jaco; il contrabbassista britannico Dave Holland (il
19 novembre) con la formazione Crosscurrents Trio in compagnia
del percussionista Zakir Hussain e il sassofonista Chris Potter;
il percussionista americano Famoudou Don Moye (il 16) con la
formazione Odissey&Legacy Trio. Più giovane ma già astro
brillante è il sassofonista James Brandon Lewis. 41 anni, di
Buffalo, alla guida del Red Lily Quintet (il 22). Ricca la
pagina delle donne del jazz con Nubya Garcia, Elisabetta
Antonini, Rita Marcotulli, Nikól Bokova, Camilla Battaglia e
Tania Giannouli. Per i più giovani si parte il 7 novembre con
l'Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti diretta da Paolo
Damiani, una produzione Fondazione Musica per Roma. Quattro gli
appuntamenti riservati all'infanzia, fra il 16 e il 23 novembre:
Gran finale, Il 23 novembre, con Nero a metà Experience, tributo
a Pino Daniele al quale partecipano anche musicisti che lo hanno
conosciuto e accompagnato come Gigi De Rienzo, Ernesto Vitolo e
Agostino Marangolo.
"Il jazz di oggi, e ancor più quello di domani, è frutto
della creatività post-globale. La sua evoluzione, non dipenderà
più solo dalla scena di New York, Los Angeles, Londra o Berlino
ma da quella di Lima, Abidjan o Baku. Dalla sua diffusione
tramite le piattaforme social e dalle nuove tecnologie, compresa
l'Intelligenza artificiale. Si arriverà così a una totale
ibridazione" ha detto il direttore artistico Mario Ciampà
riassumendo il senso del titolo ''Hybrid'', che ispira questa
edizione del festival che riserva ampio spazio, appunto ad
artisti provenienti da Azerbaijan, Siria, Repubblica Ceca e
Norvegia. (ANSA).
Lakecia Benjamin e Pat Metheny, al via Roma Jazz Festival
Star e talenti emergenti, 23 concerti dal 1 al 23 novembre