(ANSA) - ROMA, 01 NOV - "Time Machine doveva chiudere la
carriera discografica dei Rockets, ma poi l'arrivo del nuovo
cantante Fabri Kiarelli ha cambiato le carte in tavola e
soprattutto ci ha dato la possibilità di ripartire dalle
origini, da quello 'Space Rock' che è il nostro marchio di
fabbrica da decenni". Fabrice Quagliotti racconta così The Final
Frontier, il nuovo album dei Rockets uscito il 31 ottobre e che
continua ad alimentare il culto attorno a questa band francese,
ma ormai italianizzata, che tra gli anni '70 e '80 spopolò
grazie a un look da cartoon, la voce filtrata dal vocoder, un
rock pieno di sintetizzatori vendendo milioni di dischi con
brani come "Future Woman", "Space Rock", "One More Mission",
"Electric Delight", la cover di "On the Road Again" dei Canned
Heat e al super tormentone "Galactica".
I Rockets rinascono con The Final Frontier
Quagliotti: "Con il nuovo album si riparte dalle origini"