Cultura

Esce Gassa d'amante, il nuovo album di inediti di Mina

Brani di Elisa e Francesco Gabbana, anche una cover di Concato

Redazione Ansa

"Quando in tv ci sono celebrazioni di Mina - racconta il figlio Massimiliano Pani - lei cambia canale e fa in cremonese "Ussignur"", ma anche se non è sui social e "non fa televisione dal 74 e concerti dal 78", autori noti e non mandano sempre per prima a lei i loro brani, con la speranza che li faccia suoi. Questa volta - per il nuovo album 'Gassa d'amante', che esce il 22 novembre - Mina ha scelto pezzi di Elisa Toffoli ("Senza farmi male"), e Francesco Gabbani ('Buttalo via'), ma ha anche reso omaggio a Fabio Concato, interpretando la sua 'Non smetto d'aspettarti'.
    Sono dieci, in tutto, i brani incisi dall'interprete tanto celebre quanto schiva. "Lei si annoia tanto a vedere se stessa in tv, non vuole essere celebrata - spiega Pani, che è il suo più stretto collaboratore - è una musicista, un'intellettuale, una donna molto ironica e intelligente, ha abbandonato il personaggio Mina perché la persona è più forte del personaggio.
    Tanti artisti sono legati al loro personaggio, ma Mina - sottolinea il figlio - sta benissimo da sola con se stessa, con quella ragazza di Cremona che non si preoccupa se la dimenticheranno, poi se qualcuno la ama... la amano nonostante questo".
    E di amore parla 'Gassa d'amante', nome del nodo ad occhiello dei marinai, ma anche simbolo del più speciale dei legami, cui è dedicato questo album in tutte le sue sfumature, tenute insieme dalla sempre sorprendente voce di Mina. Da quelli firmati da autori celebri a quelli inviati da esordienti assoluti, come sempre Mina ha scelto personalmente i pezzi tra le migliaia che le vengono mandati ogni anno. "E' il direttore artistico più forte d'Italia, sono 60 anni - sottolinea Pani - che sceglie i pezzi giusti, che lega benché siano di autori diversi". "E' sempre lei che ha l'idea e decide - spiega ancora - quando sceglie i pezzi è un lavoro molto lungo e paziente, ascolta pezzi di professionisti e di ragazzi nuovi ed è lei che mette insieme i pezzi del puzzle". In questo caso, "qui si sente che ha messo una parte di cuore e anima in più, si è divertita a cantare questo disco e l'ha fatto - sottolinea Pani - magistralmente. Ci siamo stupiti anche noi, è migliorata anche la voce e non so davvero come sia possibile. Ha un grande strumento, non lo ha alterato e lo usa con intelligenza".
    In questo lavoro, ha scelto di presentare le diverse facce dall'amore, calandosi ogni volta alla perfezione nella situazione, da quella ironica al tipico pezzo archi e voce, 'Amore vero', che entrerà nella colonna sonora di 'Diamanti', il prossimo film dell'amico Ferzan Ozpetek, con cui aveva già collaborato per la serie 'Le fate ignoranti', e il film 'Nuovo Olimpo' con 'Povero amore', contenuta nell'album 'Ti amo come un pazzo'. Nello stesso disco aveva duettato con Blanco nel singolo 'Un briciolo d'allegria'. Anche grazie a questa collaborazione, Mina è arrivata a un nuovo pubblico e non come icona degli anni 60 ma - dice Pani - come artista di oggi: "è sociologicamente interessante vedere tutti questi ragazzi che non l'hanno mai vista dal vivo che vogliono fare una cosa con lei: è l'unica artista che non si vede in tv, non fa promozione e concerti eppure riesce ad arrivare a questi giovani, perché - dicono - lei è avanti".
    Forse perché "è riuscita a capire le cose prima degli altri, ha capito che la tv che facevano era cambiata e ha fatto altro, ha espresso il suo mondo tramite il suo gusto musicale per diversi generi e così - riflette Pani - si è creato un grandissimo repertorio in continua evoluzione". Cui dal 22 novembre si aggiunge un nuovo tassello, presentato alla Milano Music Week con un suggestivo ascolto al buio, aperto dalla voce di Mina al lavoro nel suo studio. Quasi un'evocazione, come quella sulla copertina del disco, dove Mina è raffigurata come la polena di una nave dallo storico collaboratore Mauro Balletti.
    Il prossimo anno, la diva più riservata della musica compirà 85 anni: "Non ama celebrarsi, vedremo - conclude Pani - se ci saranno idee per un omaggio in modo non invasivo". Una celebrazione che, per una volta, non le faccia dire 'Ussignur'.

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