(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Intrighi politici e scontri di
classe, passioni irrisolte e bramosie di potere. Una tragedia
in cui il mare è sfondo di una Genova in tumulto è riflesso
dell'animo inquieto dei protagonisti.
Simon Boccanegra non ebbe vita facile. Verdi tornò sulla
partitura più di vent'anni dopo l'insuccesso di una prima
versione, rappresentata a La Fenice di Venezia nel 1857, in un
momento di svolta delle proprie concezioni drammaturgiche. A
rileggere la vicenda in questa nuova produzione per l'Opera di
Roma è il pluripremiato Richard Jones, da più di trent'anni
impegnato nei palcoscenici di tutto il mondo. Michele Mariotti
ha diretto il suo primo Simon Boccanegra nel 2007, a soli 28
anni, per l'apertura della stagione del Teatro Comunale di
Bologna. ''In quest' opera - spiega - amore e potere si trovano
crudelmente schierati l'uno contro l'altro. Da una parte la
musica di Verdi esprime un'atmosfera liquida, scura e
inafferrabile proprio come gli intrighi del potere, dall'altra,
per mezzo del canto isolato di un fagotto o delle oscillazioni
cromatiche degli archi, ci commuove. In un mondo così bieco non
c'è posto né per l'amore né per la pace, se non quella che Simon
Boccanegra troverà nell'ultimo abbraccio con il mare, che
diventerà così la sua tomba''. Quando affronti capolavori di
questo calibro, osserva il direttore d' orchestra, ''hai la
sensazione che non li potrai mai dominare. Il bello di queste
opere e che cambiamo con il nostro cambiare''. (ANSA).
Simon Boccanegra apre Opera di Roma, regia di Richard Jones
Con Luca Salsi, Eleonora Buratto, Michele Pertusi