Cultura

Paul McCartney chiude il tour con Ringo Starr a Londra

Reunion con le hit dei Beatles. Ospite anche Ronnie Wood Ronnie Wood

Redazione Ansa

Un finale indimenticabile per il mega tour 'Got Back' di Paul McCartney che dopo due anni in giro per il mondo, con l'inizio a Spokane negli Usa, è approdato ieri sera alla O2 Arena di Londra con una sorpresa per le migliaia di fan presenti dell'82enne leggenda del rock: una reunion sul palco con Ringo Starr in cui i due ex Beatles hanno suonato alcuni dei successi intramontabili dei Fab Four.

Subito dopo l'inizio del live - tappa conclusiva in Inghilterra dopo le due date a Manchester e un'altra nella capitale britannica - sir Paul ha chiamato "l'unico e inimitabile" batterista per ripercorrere insieme un pezzo di storia della musica, da 'Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band' a 'Helter Skelter', tra l'entusiasmo degli spettatori. "Ho trascorso una serata fantastica, vi voglio bene", ha detto Starr salutando il pubblico. L'esibizione con McCartney è stata il coronamento di molte altre apparizioni insieme dei due membri superstiti dei Beatles legati da un'amicizia capace di resistere al tempo e alle strade separate prese dopo gli anni mitici della band di Liverpool. In tempi recenti sir Ringo aveva partecipato alla chiusura di un altro tour dell'amico, 'Freshen Up' nel 2019. Ieri sera l'inossidabile McCartney ha riproposto con la sua nota esuberanza in tutto ben 40 canzoni, del repertorio personale e dei Beatles, suonando diversi strumenti.

E oltre a Starr si è unito a lui un altro big del rock: il chitarrista dei Rolling Stones Ronnie Wood. Insieme hanno proposto una versione di 'Get Back' e McCartney è tornato finalmente a suonare il suo basso Hofner 500/1, lo strumento rubato nel 1972 e ritrovato proprio all'inizio di quest'anno. Il suo suono inconfondibile era stato protagonista di diverse iconiche canzoni (in studio e dal vivo) dei primi Beatles, tra cui 'Twist And Shout', 'Love Me Do' e 'She Loves You' per poi venir sottratto quando era stato caricato su un furgone nel quartiere londinese di Notting Hill. Dopo alcuni passaggi di mano era finito nella soffitta di una casa nel sud dell'Inghilterra e la famiglia, convinta per diversi anni di possedere un vecchio basso e non quel pezzo storico, lo aveva riconsegnato al leader superstite della celebre band britannica che si era detto "incredibilmente grato". Tutto questo era stato possibile grazie a una campagna a livello globale per risolvere "il più grande mistero del rock and roll", come lo avevano definito gli organizzatori del Lost Bass Project.

Tanti volti noti fra il pubblico sono stati scovati dai media del Regno Unito nel concerto di ieri sera: come George Clooney, Martin Freeman e Judy Dench. 

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