Cultura

Edoardo Leo, 'io Clandestino in ascolto degli ultimi'

Su Rai1 con la regia di Rolando Ravello la serie in 8 puntate

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 APR - "Per la prima volta si parla di clandestini senza schierarsi da nessuna parte. Si fa vedere perché le persone si trovano in certe situazioni. E questo è uno dei motivi che mi hanno spinto ad accettare il ruolo di Luca Travaglia, uno che si sente un clandestino in casa sua, un uomo diviso, che ha perso tutto, ma cambia e si mette in ascolto. Al di là della scommessa di interpretare un personaggio introverso e burbero, quando ho letto la sceneggiatura mi ha colpito l'originalità nel mescolare dramma, noir e commedia". A parlare è Edoardo Leo che torna in tv su Rai1 dall'8 aprile come protagonista del Clandestino, serie crime comedy in sei serate da 100' con la regia di Rolando Ravello cui lo lega una lunghissima amicizia, come confermano entrambi.
    Creata da Renato Sannio e Ugo Ripamonti, scritta da Renato Sannio, Ugo Ripamonti e Michele Pellegrini, la serie è una coproduzione Rai Fiction - Italian International Film, prodotta da Fulvio e Paola Lucisano. La fiction è stata presentata a Roma nella sede Rai di Viale Mazzini dai protagonisti. Nel cast Hassani Shapi, Alice Arcuri, Fausto Maria Sciarappa, Lavinia Longhi, Mattia Mele, Michele Savoia, Isabella Mottinelli, Tia Architto, Simone Colombari.
    Luca Travaglia, ex ispettore capo dell'antiterrorismo, lascia la polizia dopo un attentato che è costato la vita alla sua donna e l'uso delle gambe al più giovane dei suoi agenti. Non riuscendo a perdonare se stesso per l'accaduto, lascia Roma e si trasferisce a Milano, dove tira avanti facendo il buttafuori nelle discoteche. Nella serie "incontro Palitha - spiega Edaordo Leo - un cingalese che mi ospita nel suo garage". "Sono sicuro che Shapi racconta di essere kenyota, ma in realtà è napoletano.
    Tempi comici di quel livello li ho visti raramente", sorride l'attore. Nel Clandestino c'è anche una canzone originale composta appositamente per la serie ed è eseguita da Simone Cristicchi.
    "In una Milano dai mille volti Travaglia - dice Rolando Ravello - diventa un'alternativa plausibile al servizio degli 'ultimi', che per vari motivi non possono rivolgersi alle forze dell'ordine, e dei 'primi, che a causa della loro posizione non vogliono esporsi. Siamo riusciti a raccontare qualcosa che oggi è importante, è un viaggio alla scoperta dell'empatia". La direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati rileva: "Con Edoardo Leo, Ravello e Lucisano ci avviciniamo al cinema".
    (ANSA).
   

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